Proteggersi dal sole è importante, ma farlo come uno dei Power Rangers forse è un po’ troppo

Una bella abbronzatura dorata, ma soprattutto duratura, piace a tutti; ne sei sicuro?

Tra le smanie estive dell’italiano medio, la tintarella resta un’aspirazione granitica, non è più sfrontata, stile anni ’80 e ’90, ma ha sempre il suo appeal. Resiste soprattutto perché è il miglior modo per far sapere agli altri che siamo stati in vacanza baciati dal sole.

In altri paesi, come ad esempio in America, l’abbronzatura a tutti i costi è completamente out: non ci si espone al sole prima di essersi cosparsi di protezione 30 e le lampade sono praticamente bandite.

Esistono poi altre realtà, in Cina per esempio la pelle chiara è simbolo di delicatezza e femminilità, per questo sono moltissime le donne che si coprono dal sole, evitando a tutti i costi di abbronzarsi. A rafforzare questa particolare idea è il significato che l’abbronzatura ha per i cinesi: sin dai tempi dell’impero, è associata al lavoro nei campi e viene da molti disprezzata perché considerata caratteristica di un ceto inferiore.

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Come proteggersi dai raggi solari e dall’essere identificati come dei contadini? Niente di più semplice: portando il carnevale in spiaggia.

Sono sempre di più le donne cinesi che indossano una maschera quando vanno al mare, senza rinunciare al piacere di una nuotata in spiaggia.

E tu? Sei più “contadino” o Power Rangers in spiaggia?

 

Andrea Umbrello

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