Un rapporto segreto dell’Onu denuncia i casi di prostituzione minorile ad Haiti: ad essere accusati sono i peacekeeper delle Nazioni Unite.
La prostituzione è una pratica estremamente diffusa, in ogni angolo del mondo fin da quando l’uomo ha memoria. Non a caso è spesso definita come il mestiere più antico del mondo. Nonostante la sua larga diffusione, questa pratica vive nell’illegalità nella stragrande maggioranza delle nazioni.
La prostituzione è intrisa di crudeltà e sofferenza, aspetti che si fanno ancora più atroci quando si tratta di minori: ragazzi e ragazze nel fiore della loro adolescenza oppure fanciulli con i denti da latte.
Un rapporto segreto dell’Onu denuncia gli abusi che molti ragazzini hanno subito ad Haiti. Violenze perpetrate proprio da chi si supponeva fosse lì per garantire protezione e a aiuto: i Caschi Blu dalle forze di peacekeeping dell’ONU.
Associated Press, un’associazione giornalistica non-profit ha condotto un’indagine sulla questione e ha rivelato il contenuto del rapporto. Le testimonianze delle vittime raccontano gli abusi che i Caschi Blu dello Sri Lanka hanno attuato sulle giovanissime ragazze.
“Non avevo nemmeno il seno“. Queste sono le parole di una delle vittime che riporta le sue esperienze sessuali, avute dai 12 ai 15 anni, con una cinquantina di Caschi Blu, tra cui anche un comandante. Un ragazzo racconta ai ricercatori che nel corso di 3 anni ha avuto rapporti sessuali con oltre 100 operatori dello Sri Lanka.
Biscotti, merendine, pochi spiccioli. Questi erano i “doni” che i peacekeeper offrivano alle loro vittime. Strumenti per guadagnarsi le simpatie dei ragazzini, per poi poterne approfittare.
Il rapporto sostiene: “The evidence shows that from late 2004 to mid-October 2007, at least 134 military members of the current and previous Sri Lankan contingents sexually exploited and abused at least nine Haitian children“.
Associated Press ha scoperto circa 150 accuse di abuso e di sfruttamento da parte delle forze di pace U.N. ad Haiti tra il 2004 e il 2016, su un totale mondiale di quasi 2.000.
Radavoiu Stefania Ema