Prostituzione minorile nel palermitano

Prostituzione minorile da parte dei genitori

Parlare di prostituzione minorile è una cosa che fa accapponare la pelle. Ma cosa succede se questa deriva da chi, in realtà, dovrebbe proteggerti?

A Trappeto, nel palermitano, i carabinieri hanno eseguito quattro arresti. Due genitori, padre e madre, accusati di violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione minorile. Insieme a loro, inoltre, due uomini con i quali la bambina fu costretta ad avere rapporti.

I fatti




L’inchiesta inizia dopo la denuncia da parte di un uomo spettatore di eventi scabrosi. Il testimone, infatti, ha dichiarato di aver visto, nell’estate del 2017, la piccola appartarsi con gli indagati e compiere atti sessuali. L’uomo, inoltre, dichiarò che alla scena avrebbe assistito il padre della bambina. Da lì le indagini dei carabinieri per accertare i presupposti di sfruttamento della prostituzione minorile.

Le indagini hanno dimostrato che era la madre a organizzare gli incontri a pagamento. Il tutto è stato poi confermato dalla bambina che, con l’aiuto di esperti di psicologia infantile, ha svelato particolari scioccanti:




Vivo con mamma e papà. Sono figlia unica. Mio padre fa l’agricoltore. Il primo agosto l’ho accompagnato a raccogliere i pomodori nel campo. Lui si era messo d’accordo con un amico di famiglia che ci aspettava all’interno della sua macchina. Ha aiutato papà a prendere i pomodori, poi si è steso in macchina. Non era la prima volta. Era successo più volte e ogni volta mi offriva soldi. Spesso è successo anche con mamma. Io non volevo avere rapporti con lui, ma lui insisteva: poi quando andava via ci dava dei soldi, li dava a me perché diceva che mi voleva bene. Mi dava cinque euro se gli davo un bacio, venticinque se facevo qualcosa in più

La versione raccontata dalla bambina è, secondo l’autorità giudiziaria, più che credibile. La piccola, inoltre, ha raccontato anche ulteriori episodi avvenuti con un secondo uomo:

Anche con lui ho avuto rapporti. Più volte lui li aveva con mia madre, ma anche con me. Io non volevo avere rapporti con lui, ma lui insisteva: poi quando andava via ci dava dei soldi, li dava a me perché diceva che mi voleva bene. Glielo dicevo a mia madre che non mi piacevano quelle cose.

Accusa di prostituzione minorile

Secondo gli inquirenti, la vicenda, avvenuta in un luogo di forte degrado, è chiara. Dietro un modesto compenso, che andava dal 5 ai 25 euro, incentivavano la prostituzione minorile della figlia. I due uomini arrestati e amici di famiglia, hanno 63 e 79 anni e sono accusati di abusi sessuali a minore.

La piccola è stata accolta presso una casa famiglia mentre i quattro indagati sono ora agli arresti domiciliari in attesa del processo.

La prostituzione minorile è reato e rientra nella categoria dei delitti contro la persona. Infatti, quando si parla di minori c’è, oltre all’abuso fisico, un maltrattamento psicologico. I bambini sono più deboli e restano in silenzio come se avessero qualche colpa, fino a diventare alleati del proprio carnefice.




Per questo vorrei concludere questo (triste) articolo, riportando le parole della bambina, che lasciano pensare:

non sono arrabbiata con mia madre perché lei non mi ha fatto niente di male

 

Elena Carletti

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