Proiettili: tutto ciò che volevi sapere, ma che non hai mai osato chiedere

In campo bellico, mantenere impegnato il nemico a sgombrare il campo dai feriti si traduce in minor risposta di fuoco. Quindi, ferire il nemico è meglio che ucciderlo. Mentre, per la polizia è importante impedire che il rapitore uccida l’ostaggio, o che qualcuno sia vittima di una pallottola vagante, e non basta atterrarlo. Un delinquente sparato al cuore è fisiologicamente in grado di mirare con coscienza e sparare per 20 secondi. Quindi, i proiettili perfetti non esistono, ma sono ideali per quella relativa evenienza.




Un po’ di storia sui proiettili

Nel 1883 fu inventato un tipo nuovo di proiettile che ha migliorato le cartucce, facendo sparire del tutto i pallini di piombo. Sempre di piombo, ma ricoperto da una “camiciatura” di rame, e quelli interamente coperti si chiamavano i Full Metal Jacket. Rimangono intatti dopo l’esplosione, quindi, è possibile maggiorare la detonazione: non si migliorò così solo la velocità, ma anche la precisione perché la velocità rende più difficoltosa la deviazione dalla traiettoria.

I proiettili vanno a calibro, cioè il diametro. Maggiore è la dimensione, maggiore è la sua massa, e quindi l’impatto. Hanno due forme: la punta cava, o la punta arrotondata. Quello dalla punta arrotondata produce un foro di uscita preciso e pulito. L’altro triplica il suo volume quando entra nel bersaglio, aprendosi a forma di fiore.

C’è poi il proiettile cilindrico (non solido). In pratica non è un vero proiettile, ma un contenitore di pallini di piombo che esplode all’uscita della canna: è come un pugno di sassi.
Esistono i proiettili di gomma che stordiscono e producono un forte ematoma. Poi quelli incendiari equipaggiati con una punta esplosiva.

I proiettili nella biologia

I danni interni al copro umano dipendono dalla forma, forza e velocità del proiettile, ma possiamo generalizzare alcune situazioni.
Le pistole vanno alla velocità del suono, mentre i fucili al triplo di tale velocità. Con la pistola è facile essere trapassati, lacerando solo il tessuto muscolari e nervoso.




Un proiettile sparato dal fucile scarica una grande quantità di energia subito dopo aver bucato la pelle, formando una camera chiamata cavità temporanea di 30 cm superiore al calibro della pallottola. Col fucile è minore la probabilità di essere trapassati, ma spacca le ossa.

Il proiettile crea un canale secondario a quello di ingresso, schiacciando lateralmente i tessuti come se si volesse uscire dai cespugli, e può trapassare o non il corpo.
Quello cilindrico crea tanti tunnel per ciascun pallino i quali rimangono tutti trattenuti nel corpo.

Il proiettile dalla punta arrotondata procura una ferita profonda col danno minimo: le carni e gli organi vengono solo compressi per lasciar passare il proiettile.
Se la punta è cava accade il contrario: la profondità è minore, ma il danno è maggiore.

Daniel Pastore




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