Mentre in Italia c’è chi chiede la depenalizzazione della cannabis e delle droghe leggere, dall’Estero rischiamo di importare la moda di fumare petali di ortensie.
In Francia e Germania il caso è all’ordine del giorno da ormai qualche anno: molti giardinieri o semplici cittadini col pollice verde hanno infatti denunciato la depredazione delle loro aiuole. Giovani annoiati danno la caccia alle “ortensie“, pianta comunissima e di gran valore ornamentale in tutta Europa.
I Media hanno subito puntato il dito contro i giovani e lo “sballo” ricercato dalle fumate di fiori di ortensia, che però oltre a creare blandi effetti psicoattivi, contiene cianuro, una sostanza tossica che se assunta in grandi quantità può portare all’arresto cardiaco o a seri danni del sistema nervoso.
L’unica cosa di cui nessuno ha parlato è il “perché” i giovani si spingano a provare nuove piante potenzialmente pericolose e poco studiate, ed il motivo è semplice, cercando un’alternativa “legale” alle piante fino ad ora proibite come la cannabis, il kratom, l’iboga, i funghetti e tutte quelle piante considerate sacre e medicinali nei loro Paesi d’origine e tabellate come “droga” nel mondo occidentale che sembra tollerare solo tre droghe: caffeina (caffè), nicotina (tabacco), alcool, note entrambe per la loro tossicità ed il causare dipendenza, tabacco in primis…
Il proibizionismo non solo non funziona, ma sta anche spingendo nuovi ingenui ricercatori degli stati alterati di coscienza verso esperimenti “fai da te” spesso pericolosi.
Che facciamo, illegalizziamo tutto il mondo vegetale?
O seguiamo il modello del Portogallo che da quando ha depenalizzato la droga (ben 15 anni fa!), ha ottenuto nel giro di poco tempo una drastica diminuzione di morti per overdose e di drogati stessi?
Il numero dei consumatori di eroina, la droga più utilizzata in Portogallo prima dell’introduzione della depenalizzazione, si è ridotto del 70%!
Daniele Reale