Quei progressi del PNRR nel 2023 nel raggiungimento di traguardi e obiettivi

Un parallelo tra ciò che dicono i dati e quali sono stati gli investimenti reali

progressi del PNRR per l'Italia

In una recente riunione della Cabina di regia sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), il ministro Raffaele Fitto ha guidato l’esame della quarta relazione sullo stato di attuazione del piano strategico. La discussione ha evidenziato i progressi del PNRR nel secondo semestre del 2023 e delineato le prospettive future, mentre l’Italia ha raggiunto un impegno finanziario notevole.

Contemporaneamente, l’analisi del mercato degli appalti in Sardegna fornisce uno sguardo sulle dinamiche economiche locali. Nonostante un’iniziale accelerazione degli appalti pubblici a dicembre, la dinamica della domanda è risultata incerta nella seconda metà dell’anno, evidenziando le sfide in corso. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato i successi ottenuti, ma ha riconosciuto che la strada verso la ripresa è ancora lunga.

Affrontare sfide come la sostenibilità di progetti a prezzi più bassi e l’adattamento alle nuove dinamiche del mercato rimangono priorità chiave. La collaborazione e l’adattamento continuo restano fondamentali per un percorso di ripresa robusto e sostenibile. Ma ci sono ancora numerosi interrogativi dietro ai progressi del PNRR: in cosa sono stati investiti tutti quei soldi? per quali opere? Ma sopratutto, le nuove infrastrutture e i nuovi servizi sono di qualità? 

I progressi del PNRR nella quarta relazione in cabina di regia

In un’importante riunione della Cabina di regia sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), il ministro Raffaele Fitto ha presieduto l’esame della quarta relazione sullo stato di attuazione del piano strategico. La discussione, che ha coinvolto tutti i ministeri competenti e rappresentanti di enti locali, ha messo in luce i progressi compiuti nel secondo semestre del 2023 e delineato le prospettive per il futuro. L’Italia può dirsi soddisfatta riguardo ai progressi del PNRR: è infatti il primo paese dell’Unione Europea che raggiunto 178 obiettivi su 527. Dopo l’Italia, seguono la Spagna e la Croazia.

La relazione ha evidenziato il lavoro svolto dal governo italiano nel perseguire gli obiettivi del Pnrr, focalizzandosi sulla revisione del Piano in collaborazione con la Commissione europea. I progressi del PNRR riguardano l’integrazione del nuovo capitolo REPowerEU, l’implementazione di riforme e la modifica di diverse misure strategiche riflettono l’impegno verso la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale e la resilienza socio-economica.

Nelle aule del Parlamento italiano e quello europeo c’è euforia, ma tante sono state le spese per il finanziamento delle industrie belliche, come gli investimenti con la Leonardo. Pochi invece sono stati gli investimenti nei confronti dei lavoratori, o degli studenti, privati di studentati o condizioni dignitose nelle aule di scuola o delle università. Per quello, si è preferito stringere accordi con i privati, di fatto trasformando un diritto in un privilegio.

L’impegno finanziario dell’Italia

In questo contesto, l’Italia ha raggiunto un impegno finanziario considerevole, spendendo 45,65 miliardi di euro entro la fine del 2023. La relazione sottolinea che il paese ha già ricevuto 102,5 miliardi di euro sui 194,4 previsti. Nel 2024, gli obiettivi associati alle rate successive indicano una prospettiva ambiziosa, con una sesta rata di 9,6 miliardi e una settima rata di 19,6 miliardi di euro.

I progressi del PNRR nel 2023 si riflettono principalmente sugli appalti, quindi sulla costruzione di infrastrutture sociali e l’investimento per i nuovi servizi economici. Sebbene l’intero governo stia dipingendo lo scenario come un paradisiaco guadagno e miglioramento verso un’Italia più sicura, sappiamo bene come il nuovo codice degli appalti – introdotto proprio nello scorso luglio – sia la causa di numerose morti sul lavoro e di oscurità nei procedimenti legali e contrattuali.



Parallelamente, l’analisi del mercato degli appalti in Sardegna offre una visione interessante. Nonostante un’iniziale accelerazione degli appalti pubblici a dicembre, la dinamica della domanda è risultata incerta nella seconda metà dell’anno. La disponibilità di risorse eccezionali e l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti sono stati determinanti per l’andamento del mercato.

Le rivendicazioni della Premier sui progressi del PNRR

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha concluso la discussione sottolineando i successi ottenuti, ma riconoscendo che c’è ancora molto da fare nell’interesse dell’Italia e dei suoi cittadini. Affrontare sfide come la sostenibilità di progetti a prezzi più bassi, la complessità attuativa del Pnrr e l’evoluzione delle condizioni di accesso al credito rimangono al centro della visione proattiva del paese per la ripresa e la resilienza. La collaborazione tra istanze governative e il continuo adattamento alle sfide emergenti rimangono fondamentali nel percorso verso una ripresa solida e sostenibile.

La presidente ringrazia anche le istituzioni europee, prime tra tutte ad aver garantito il NGEU e il sostegno della Commissione europea con i vari dossier. Ma comunque, nella vita di tutti i giorni, i progressi del PNRR si potranno constatare o smentire. 

Lucrezia Agliani

Exit mobile version