Il progetto Liberty di Hilcorp in Alaska non è stato approvato dalla Corte di Giustizia degli Stati Uniti: avrebbe violato la legge federale. Il progetto consisteva nella realizzazione di un’isola artificiale e di un oleodotto che potesse trasportare il petrolio a terra tramite condotti. Lo scopo era trivellare le acque dell’Artico, ma ciò avrebbe comportato un rischio per gli animali e per l’ambiente.
I rischi
Il petrolio è una grande minaccia per gli orsi polari e per il loro habitat. La trivellazione avrebbe messo ancora più in pericolo questi animali, considerati a rischio estinzione. Le perdite di petrolio possono provocare dei danni irrimediabili all’ambiente. Per questo la compagnia non potrà mettere in pratica Il progetto Liberty di Hilcorp.
La lotta delle ONG
Alcune ONG, come Friends of the Earth, Greenpeace e Defenders of Wildlife avevano già intentato causa al governo degli USA per la pericolosità del progetto. Le proteste sono state tante quando l’amministrazione Trump ha approvato la vendita di permessi di trivellazione nel parco naturale Arctic National Wildlife Refuge. Il Presidente Donald Trump non si è mai mostrato interessato alla causa ambientale. La sua politica consisteva nell’ignorare o negare il cambiamento climatico, ma all’occorrenza servirsi della scienza per spiegare sue assurde ipotesi, che hanno caratterizzato il suo modo di agire negli ultimi quattro anni.
Gli orsi polari: una specie vulnerabile
Sono rappresentative le immagini di orsi polari denutriti che si reggono a malapena in piedi su piccoli blocchi di ghiaccio. È una delle figure esemplificative del cambiamento climatico, come la tartaruga avvolta dall’imballaggio delle lattine e il corpo di un piccolo volatile morto con all’interno solo plastica. La situazione è veramente così grave? La risposta è si. Gli orsi polari, a causa dello scioglimento dei ghiacci, hanno sempre meno superficie su cui vivere, il cibo è poco e devono passare lunghi periodi di digiuno, questo li porta ad accumulare meno grasso. Un orso polare denutrito avrà più probabilità di perdere i propri cuccioli, la mortalità di essi si alza di anno in anno. Inoltre il latte materno è spesso “avvelenato” a causa delle sostanze tossiche che gli orsi ingeriscono.
Una buona notizia
Nicole Whittington-Evans, il direttore del programma Defenders of Wildlife, ha commentato con entusiasmo la notizia del no al progetto Liberty di Hilcorp.
Una vittoria per gli orsi polari in pericolo dell’Alaska che sono minacciati dallo sviluppo di petrolio e gas in quasi tutto il loro habitat critico terrestre, nell’Artic National Wildlife -uge, nella National Petroleum Reserve-Alaska e nell’ambiente marino in prossimità della costa. Continueremo la nostra lotta contro le trivellazioni distruttive di petrolio e gas e per la sopravvivenza degli orsi polari nell’Artico.
L’impatto che progetti di questo tipo possono avere non può essere ignorato. Per questo le associazioni ambientalistiche esultano al no degli USA, sperando che cresca la sensibilità degli Stati verso la questione ambientale.
Ginevra Dinami