Produrre meno rifiuti nel 2018

Si possono avere meno rifiuti?

Il tema della produzione e dello smaltimento dei rifiuti è spesso al centro dell’attenzione: specialmente negli ultimi anni, si sente maggiormente il bisogno di una svolta e di un cambiamento. E quale occasione migliore per cambiare se non l’inizio di un nuovo anno? Di seguito, riportiamo alcuni consigli sia per l’acquisto di nuovi beni di consumo che per il riciclo di oggetti che usiamo quotidianamente. Con queste indicazioni, sarà possibile per ognuno di noi produrre meno rifiuti non solo nel 2018, ma anche negli anni a venire.




Rifiuti
Rifiuti da smaltire

Cosa converrebbe comprare

  1. Invece della pellicola di plastica, sarebbe meglio preferire un involucro fatto con la cera d’api. Difatti, mentre la pellicola è monouso, gli involucri in c’era d’api sono riutilizzabili e lavabili per almeno un anno. Inoltre, sono molto più semplici da usare per avvolgere i cibi ed i contenitori da riporre in frigo.
  2. Al posto della coppetta, ordiniamo un cono gelato. Sembra buffa come cosa, ma in realtà le coppette usate per i gelati sono ricoperte di plastica, quindi non facilmente riciclabili. E poi il cono è commestibile oltre che delizioso, perché privarsi di una tale delizia?
  3. Rimanendo in tema di coppette, ma passando ad una problematica tipicamente femminile, sarebbe consigliabile l’uso delle coppette mestruali, piuttosto che quello di assorbenti esterni o tamponi interni. Anche in questo caso, i tradizionali assorbenti sono monouso e, considerato che il ciclo viene all’incirca una volta al mese, ogni anno le donne producono una quantità considerevole di rifiuti. Con la coppetta mestruale, questo problema non si pone, poiché essa è fatta apposta per essere riutilizzata moltissime volte, previa sterilizzazione. Inoltre, è fatta di silicone medicale che è anallergico e facilita la vita, durante i giorni del ciclo, perché può essere cambiate anche solo un paio di volte al giorno.
  4. Restando in ambito di prodotti igienici, si potrebbero acquistare saponi per il corpo al posto dei classici bagnoschiuma. Mentre questi ultimi hanno dei flaconi in plastica, i saponi hanno dei semplici involucri di carta, spesso a sua volta riciclata o biodegradabile.
  5. Liberarsi di tutte le bottigliette di plastica per l’acqua che si possiedono e rimpiazzarle con una di metallo, che è più resistente e più longeva.
  6. Procurarsi una tazza riutilizzabile per il caffè, da portare con sé anche in giro, chiedendo al barista di versare il caffè in essa, piuttosto che nei contenitori da asporto in plastica.




Il riciclo dei rifiuti.

Cosa converrebbe fare

  1. Evitare di farsi dare una o più cannucce di plastica, quando si ordina un cocktail al bar. Siamo tranquillamente in grado di bere dal bicchiere.
  2. Quando si ordina del cibo per telefono, specificare che non servono le posate di plastica. A casa abbiamo già quelle di acciaio inox, perché accumulare tante confezioni inutilizzate di posate in un cassetto?
  3. Provare a sistemare le vecchie calzature, ad esempio portandole dal calzolaio per farle risuolare. Se sono ancora in buone condizioni, perché buttarle?
  4. Allo stesso modo, sarebbe meglio essere più oculati nell’acquisto dei vestiti. Piuttosto che comprarne tanti, ma di scarsa qualità, puntare sulla qualità e scegliere i capi più versatili. Sarebbe inoltre buona abitudine dare ai bisognosi i vestiti smessi, invece di buttarli.
  5. Riutilizzare i vasetti in vetro, dopo averli lavati e averne eliminato le eventuali etichette. Si possono sfruttare per conservarci di tutto: alimenti, bottoni, penne, trucchi ecc.
  6. Iniziare a smaltire i rifiuti organici portandoli in un apposito sito per il compostaggio. In alternativa, si potrebbe creare nel proprio giardino o orto un piccolo spazio dedicato. Difatti, i rifiuti organici possono fungere da concime naturale.

Un cambiamento che parte da noi

Bene, noi vi abbiamo elencato il vademecum delle indicazioni da seguire per far sì che il 2018 sia l’anno del cambiamento. Ora spetta a voi scegliere se metterle in pratica o no. Ma la cosa che conta davvero, è cambiare il nostro punto di vista rispetto alle cose che compriamo ed usiamo. Dobbiamo essere più consapevoli di quello che facciamo quotidianamente, ognuno di noi nel suo piccolo può e deve migliorare il suo stile di vita. E lasciamo perdere le polemiche sui sacchetti bio al supermercato, quelli non incideranno di certo sul nostro bilancio familiare, nè sulla quantità di rifiuti da noi prodotti.

Carmen Morello

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