Durante un’udienza del processo ai danni di El Chapo a New York, un ex complice del narcotrafficante ha rivelato che lui e i suoi adepti abusassero abitualmente di alcune bambine, pagando ingenti somme di denaro.
A New York si sta tenendo uno dei processi più orribili della storia del narcotraffico: quello di Joaquin Guzman, detto El Chapo. Contro di lui sono stati mossi 10 capi d’accusa, dal traffico di droga al riciclaggio di denaro passando per il possesso illegale di armi e, non ultimi, l’omicidio e lo stupro. Stando a quanto emerso a processo, Guzman era solito farsi mandare delle ragazze nel suo nascondiglio tra le montagne della Sierra Madre. Le giovani, appositamente selezionate per il boss da un’intermediaria, venivano drogate e poi stuprate per giorni dal boss e dai suoi uomini.
Processo a El Chapo: le ragazze stuprate in Sierra Madre
I dettagli del processo a El Chapo Guzman hanno tutta l’aria di essere degni delle peggior storie sul narcotraffico. Addirittura, il famoso narcotrafficante che incontrò Sean Penn e che riuscì a evadere per ben due volte dalle carceri messicane, avrebbe stuprato alcune ragazze di appena 13 anni.
Una donna, la cosiddetta “Comadre Maria”, le selezionava apposta per lui in cambio di 5.000 dollari ciascuna. All’udienza il boss non avrebbe detto una sola parola, come consigliatogli dai suoi avvocati. Durante il processo gli unici momenti in cui ha mostrato interesse sono stati quelli in cui ha presenziato in aula Alejandro Edda (l’attore che lo ha interpretato nella serie tv Narcos) e sua moglie Emma Coronel Aispuro che, nonostante le amanti e gli stupri, gli sarebbe devota e fedele. Al New York Times la donna ha rivelato:
“Lo ammiro come l’essere umano che ho incontrato e sposato. Con le figlie è un padre molto presente: si adorano”.
Quando una delle amanti del narcotrafficante è stata chiamata a testimoniare, El Chapo e sua moglie hanno indossato abiti dello stesso colore, come a voler manifestare di essere ancora una cosa sola che, forse, neanche il carcere potrà mai separare.