Anche la principessa Tiana della Disney ha avuto a che fare con uno sbiancamento, proprio come Michael Jackson. Peccato però che lei non volesse.
La principessa Tiana
La principessa Tiana, eroina del film “La principessa e il ranocchio”, è uno dei personaggi del nuovo film Disney. Insieme a lei sfilano tante altre principesse: dalla Sirenetta, passando per Cenerentola fino a Rapunzel. Ma non basta poiché nel film appaiono anche eroi super spaziali della Marvel, Pixar e Star Wars.
Peccato però che la povera principessa Tiana ha subito il cosiddetto “whitewashing”, processo mediante il quale viene schiarato il colore dell’incarnato. Nel film “Ralph Spacca Internet”, infatti, l’eroina ha un aspetto meno esotico e meno afro.
La polemica nata in rete
Se il personaggio fosse stato completamente nuovo non sarebbe nata alcuna polemica. Il fatto è, però, che la principessa Tiana ha cambiato connotati in corso d’opera. In un primo momento, infatti, era stata rappresentata nella versione originale per poi cambiare improvvisamente.
I social non hanno aspettato molto prima di scatenare una polemica accusando la Disney di razzismo. E cosa fa la nota casa produttrice di cartoon? Ridisegna il personaggio a poche settimane dall’uscita del film ripristinando l’aspetto della principessa Tiana.
La Disney non ha commentato nulla ma, numerosi esponenti di associazioni a tutela dell’uguaglianza hanno sottolineato questo successo. Il primo è stato Brandi Collins-Dexter del gruppo “Color of Change” che ha dichiarato:
La decisione della Disney di ripristinare l’immagine della principessa Tiana con una principessa indiscutibilmente nera con labbra piene, pelle scura e capelli scuri è una vittoria
La cantante e attrice afroamericana, doppiatrice della principessa Tiana, invece, ha scritto sui social:
Il mio team e io abbiamo subito chiamato gli studio per parlare delle modifiche estetiche e tre settimane fa ho incontrato il team del film, l’animatore Mark Henn e altri
In buona compagnia
La Disney è stata spesso attaccata per l’aspetto dei suoi personaggi. Lo stesso fidanzato di Tiana, per esempio, era molto più chiaro di lei.
Per non parlare poi di Jasmine, la principessa di “Aladdin” per la quale la Disney ha dovuto lottare parecchio. La principessa in questione, infatti, si rifaceva all’attrice Naomi Scott che, per via dell’origine ugandese, di arabo non aveva proprio nulla.
Anche per Vaiana, l’eroina di “Oceania” c’era stata una bella bufera. I vestiti di carnevale che ritraevano questo personaggio, infatti, prevedevano una calzamaglia piena di tatuaggi. Il popolo polinesiano si è imbufalito per questo sottolineando che i tatuaggi non sono un costume ma un simbolo di identità culturale.
Insomma, la Disney ha sempre dovuto rivedere le proprie decisioni e lottare per i personaggi disegnati. Ma ora può dormire sonni tranquilli poiché la principessa Tiana è tornata quella di una volta!
Elena Carletti