È la prima volta in Italia che a una coppia omogenitoriale viene riconosciuta la nascita del figlio.
Il fatto
È stata una giornata impegnativa quella del Sindaco Appendino che, in un solo giorno ha registrato all’anagrafe quattro bambini. Il fatto di per sé non suscita alcun tipo di interesse se non fosse che parliamo di figli di coppie omogenitoriali.
Tre coppie, due composte da due donne e una da due uomini diventano genitori a tutti gli effetti grazie al sindaco di Torino che dichiara:
Abbiamo scritto un pezzo di storia
Chiara Appendino aveva già annunciato nei giorni scorsi, che avrebbe cercato in tutti i modi di ottenere la parità. Anche forzando la mando, aveva dichiarato. Infatti così è stato e quando all’anagrafe si è presentato il piccolo Niccolò Pietro, il sindaco di Torino ha fatto quello che aveva promesso.
Niccolò sarà il figlio di una coppia omogenitoriale nota: Chiara Foglietta, vicecapogruppo del Pd in consiglio comunale e Micaela Ghisleni, bioeticista. Quest’ultima ha detto:
Questa è un riconoscimento di uguaglianza e non un privilegio
Coppia omogenitoriale in Italia: la svolta epocale
Il gesto di Chiara Appendino rappresenta una vera e propria svolta in Italia. Il nostro Paese, infatti, anche in un passato recente, non si era dimostrato favorevole all’omogenitorialità.
Il sindaco di Torino ha agito da sola e, non era mai successo, che un primo cittadino facesse una scelta simile senza la disposizione del tribunale. La sindaca si dimostra fiduciosa e felice della sua scelta, come dimostrano le sue parole:
Speriamo di aver generato, anche con il supporto del Coordinamento Torino Pride, l’avvio di un percorso che adegui l’attuale sistema normativo all’evolvere della società civile. Abbiamo contribuito a scrivere un pezzo di storia. Si tratta di una di quelle giornate per cui vale davvero la pena ogni goccia di energia spesa per fare politica
Le opinioni
È ovvio che la felicità di Foglietta e Ghislemi sia senza pari, soprattutto perché il caso è veramente unico. Infatti non si è avuto, come in passato, un semplice atto di trascrizione di un atto registrato all’estero, perché Niccolò è nato in Italia.
Ad appoggiare la scelta di Chiara Appendino c’è Marco Giusta, assessore comunale alle famiglie. Inoltre, anche Paola Pisano, assessore all’anagrafe si dimostra soddisfatta e il coordinatore del Torino Pride Alessandro Battaglia.
Ma le cose non sono così semplici perché di fatto manca una legislazione chiara per le coppie omogenitoriali. La scelta del sindaco è personale perché non supportata da alcuna legge. È di questa opinione il deputato di forza Italia Luca Squeri che vede nel gesto una forzatura che potrebbe avere conseguenze disastrose. Come quella, per esempio, di legittimare la pratica dell’utero in affitto.
Anche il vicecapogruppo vicario di Forza Italia al Senato è di questa opinione. Ritiene infatti che la registrazione sia stato un atto contrario alla legge. Dichiara inoltre che questo incoraggia a trasgredire.
La realtà, una e sola, è che esiste ancora un vuoto normativo per le coppie mogenitoriali che rischia di danneggiare i cittadini. E i bambini.
Elena Carletti