Prima biblioteca rom della Croazia: letteratura senza pregiudizi

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Nel 2020 è nata la prima biblioteca rom della Croazia

Si trova a Zagabria la prima biblioteca rom ed è completamente dedicata alla storia, letteratura e cultura del popolo Rom. Un luogo accessibile a chiunque si interessi di questo popolo così antico, all’insegna della tolleranza.

La direttrice della biblioteca è Višnja Katalini, che afferma che questa biblioteca è “la prima nel suo genere in Europa”. L’iniziativa è nata dalla biblioteca cittadina Medveščak, e si è poi espansa nelle altre biblioteche comunali di Zagabria, fino a diventare una realtà consolidata nel panorama culturale cittadino.

Vogliamo diventare un luogo di aggregazione, dove tutte le parti interessate possano seguire la storia del popolo rom, le sue migrazioni, le sue sofferenze, ma anche i suoi successi

Afferma Višnja Katalinić. È con questi obiettivi che l’Unione Rom organizza nei suoi spazi serate letterarie con autori rom, così da rendere gli autori e la letteratura di questa etnia più fruibili, nella speranza di sensibilizzare la popolazione, abbattere i pregiudizi e promuovere conoscenza e tolleranza.

Una biblioteca che limita i pregiudizi

Ad oggi la bilioteca conta più di cinquemila libri che hanno come oggetto principale la storia dei rom come popolo, concentrandosi in gran parte sul genocidio perpetrato ai loro danni durante la Seconda guerra mondiale. C’è anche una sezione dedicata ai dizionari della lingua rom.

In questa sezione si trova infatti conservato il primo dizionario “rom-croato / croato-rom”, pubblicato nel 2008 dallo stesso Kajtazi, e frutto di tentativi di standardizzazione della lingua rom e dei suoi molteplici dialetti.

La biblioteca rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per i cittadini di Zagabria. Offre infatti diversi serivizi: centro ricreativo perbambini, con numerosi libri a dispozione, giochi e laboratori da svolgere con figure specializzate ed anche una sostanziosa raccolta di musica e film. Uno degli obiettivi posti per il 2023 è arricchire la collezione di scritti dedicati al “Boyash”, cioè il dialetto parlato principalmente dai Rom croati, lasciando per il momento in secondo piano la variante “Romaničhib”, standardizzata durante il Primo Congresso mondiale Rom, tenutosi a Londra nel 1971.

Una storia sotterrata

I Rom sono la minoranza etnica più grande d’Europa. Si stima, infatti, che nell’UE siano circa 10 milioni. La loro storia è complessa e antichissima, e affonda le proprie radici nel nomadismo, tanto che il loro appellativo è proprio nazione senza uno stato. Purtroppo da sempre è stato dipinto con sfaccettature negatrive, tanto che gli attacchi fisici o verbali nei confronti dei Rom sono diffusi in diversi paesi europei.

Sicuramente quella della biblioteca è un’iniziativa volta a sfatare pregiudizi fin troppo consolidati, che non rendono giustizia ad un popolo così ricco di cultura.

Infatti, come afferma il cosiddetto “poeta dei Rom”, Rajko Ðurić

ci sono popoli senza storiografia, ma non ci sono popoli senza memoria. Ricordare significa esistere, perdere la memoria è come scomparire

Fiamma Franchi

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