Pedofilia: a Roma è caccia al prete che è evaso in taxi dalla clinica in cui era detenuto
Le ricerche a tappeto sono partite da subito nella Capitale. Si cerca l’uomo che, a seguito di una condanna per pedofilia, è scappato dal posto in cui era detenuto
Al centro della polemica romana di questi giorni è la fuga di un detenuto da una casa di cura di Genzano. Condannato a 14 anni e due mesi per pedofilia, l’uomo è un prete di 63 anni. L’uomo ha abusato sessualmente di sette giovanissimi ragazzi in maniera ripetuta dal 1998 al 2008.
Chi è Don Ruggero Conti
Ruggero Conti è un uomo che ha deciso di legare la sua vita alla Chiesa della Natività di Maria Santissima, Selva Candida. Amato e benvoluto da tutti, Don Ruggero aveva sotto la propria custodia i ragazzini dell’oratorio. Una fiducia fin troppo cieca, data la realtà dei fatti. Dal 1998, Don Ruggero Conti ha iniziato ad abusare sessualmente di sette giovani. Oltre che in oratorio, sede di sconcertanti abusi sono stati anche i diversi campi estivi.
Il parroco elargiva doni in cambio di “effusioni“. Ai ragazzi venivano offerti oggetti molto costosi, non ottenibili in famiglia. In cambio, concessione e silenzio.
Per dieci anni la violenza si è ripetuta indisturbata, fino a quando il 29 giugno 2008 è stato arrestato. La condanna in appello è arrivata nel maggio del 2013. La pena fissata per il reato di pedofilia, è di 14 anni e due mesi.
Il prete 63enne è evaso lo scorso martedì dalla clinica in cui era detenuto. Non è ancora chiaro come abbia potuto eludere le guardie di sorveglianza. È fuggito a bordo di un taxi, chiamato poco lontano dalla clinica.
A Roma è dunque caccia all’uomo che ha distrutto l’infanzia e l’adolescenza di sette giovani vittime. La pena è sempre relativamente equa, mai oggettiva.