Presto comincerà la crisi economica e gli sciacalli si sfregano le mani

Terminata quella sanitaria inizierà  la crisi economica.

Le previsioni più ottimistiche parlano per l’Italia di una perdita di PIL del 3%.
Le peggiori di un crollo ben più drammatico: -11%.

Questo significa che nei prossimi mesi avremo molte più persone e aziende in drammatiche difficoltà e molti meno soldi per poterle aiutare.

Ovviamente sciacalli e imbecilli già si sfregano le mani.

Mentre i politici che hanno invocato la “chiusura di tutto” (e quindi il blocco dell’economia), saranno gli stessi che aizzeranno il popolo contro il governo colpevole di “non fare abbastanza” per gli italiani.

Loro, che quando le cose andavano meglio non sono stati capaci di trovare nemmeno i fondi per il taglio promesso alle accise sulla benzina (nemmeno una), accuseranno il governo in piena crisi planetaria di non trovare decine di miliardi per aiutare il popolo.

Probabilmente non mancheranno gli italiani che crederanno alla storia del governo che ha i soldi ma non li vuole dare perché cattivo. O perché servo dell’Europa cattiva. O che se potessimo stampare soldi non ci sarebbero problemi. O che potremmo fare debito all’infinito ma il governo non vuole.

Queste idiozie attecchiscono, purtroppo.
Un po’ per ignoranza, un po’ per convenienza.

Ma soprattutto per convenienza.
Perché conviene credere a queste favole. Perché non credere a queste favole significherebbe dover guardare in faccia la realtà.

E la realtà è che se domani, superato il coronavirus, ci ritroveremo con ancora meno soldi per aiutare aziende e famiglie, sarà ad esempio perché anche quest’anno milioni d’italiani avranno rubato evadendo altri 100 miliardi a milioni di italiani.

Sarà perché, insomma, la colpa sarà anche un po’ del popolo e non solo dei governi.

E ci vuole coraggio per prendersi ogni tanto un po’ della colpa. Quindi meglio credere ai governi cattivi che si tengono i soldi piuttosto che al fatto che i soldi non ci sono e basta perché evasi e rubati.

Quindi meglio andare dietro ai politici senza scrupoli che consapevolmente racconteranno questa favola consolatrice.

Loro avranno i voti e il potere.
E il popolo avrà la sua favola.

Pazienza se poi diventerà un incubo. Meglio una favola oggi che una realtà migliore domani.

 

Emilio Mola

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