Una Presidenza italiana per il Parlamento europeo

Verso l’elezione della nuova presidenza

Il giorno dei giorni è arrivato e come si vociferava sin dall’inizio la partita della Presidenza del Parlamento europeo è giocata in casa, con uno scontro Pittella – Tajani.

Hanno fin’ora avuto luogo i primi tre spogli per l’elezione del nuovo Presidente, tra cui il primo ha visto Antonio Tajani in testa con 274 voti, Gianni Pittella 183, Stevens 77, Lambert 56, Forenza 50 e Rebega 43.

Il secondo Tajani a quota 287 voti, Pittella 200, Forenza 42, Lambert 51, Rebega 45, Stevens 66.

Il terzo nonché ultimo ad ora ha visto 291 voti per Tajani, 199 per Pittella, per Forenza 45, per Lambert 53, per Rebega 44, infine 58 per Stevens.

Avrà luogo un quarto scrutinio in assenza della maggioranza assoluta: il ballottaggio Tajani-Pittella.

In attesa di conoscere il nome di chi ricoprirà la carica della presidenza del Parlamento Europeo, ricostruiamo gli eventi salienti della giornata, partendo dal colpo di scena maggiore.

Il giorno X

Non era Tajani il preferito di quest’elezione. Il deputato dell’ala popolare sorpassa di fatti il socialista grazie all’accordo di cooperazione siglato durante la mattina tra PPE e ALDE.

Fonte: http://www.mediapolitika.com/politica/21944-come-comunica-il-parlamento-europeo-nellera-digitale/

Verhofstadt, candidato e leader di ALDE, ha ritirato la sua canditura alla presidenza del Parlamento europeo, favorendo così l’appoggio a Tajani, in nome di un rilancio dello spirito europeo, come da dichiarazioni.

“L’Europa è in crisi. Una coalizione pro europea è necessaria. Per questo Ppe e Alde, al di là delle loro differenze ideologiche, hanno deciso di lavorare insieme strettamente e offrire una piattaforma comune come punto di partenza per questa cooperazione pro europea”.

Da parte sua, Tajani, avvalora le parole dell’accordo, dichiarando:

“Credo nell’Europa, ma abbiamo bisogno di cambiare, abbiamo bisogno di un Parlamento forte, di un buon presidente, un buon portavoce che lavori per tutti, un presidente che non sia un primo ministro, ma che abbia esperienza per difendere la libertà del Parlamento di fronte a Commissione e Consiglio”.

La reazione delle altre aree non è stata propositiva. Il secondo favorito nella corsa alla presidenza del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, per il Gruppo Socialista e Democratico, bacchetta le grandi coalizioni.

“C’è bisogno di chiarezza, di una visione limpida e civile, che è cosa diversa da instabilità e paralisi”.

Un destro ben sferrato, supportato per altro dall’area dei Verdi che commenta l’eventualità di una presidenza Tajani come la continuità alla sottomissione a Commissione e Consiglio.

“La situazione non è della più rosee, un ex-commissario che come presidente del Parlamento Ue dovrebbe controllare la Commissione, non mi attendo un grande risultato!”

Queste le parole invece di Ske Keller.

 

-Notizie in aggiornamento-

20: 54 

Antonio Tajani è il nuovo Presidente del Parlamento europeo

Ilaria Piromalli

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