Quando si prenota un biglietto aereo spesso si ha paura di non riuscire a partire, magari a causa di uno sciopero, di una cancellazione, di un ritardo o tra le possibilità che possono portare a non riuscire a prendere il volo c’è anche: l’overbooking.
L’overbooking è una pratica comune nel settore dell’aviazione civile e consiste nella messa in vendita, da parte di alcune compagnie, di un numero di biglietti maggiore rispetto alla capacità effettiva dell’aereo, confidando sul fatto che alcuni passeggeri non si presenteranno al check-in.
Sebbene esistano procedure per ottenere un rimborso o una compensazione economica in caso di negato imbarco (nel sito RimborsamiTu.it è possibile approfondire questo aspetto), i passeggeri cercano di evitare questa situazione per non subire disagi, come la perdita di tempo o la mancata coincidenza con altri voli.
Tuttavia, questa pratica può causare disagi significativi a chi rimane “a terra” nonostante una regolare prenotazione. Esiste un modo per evitare questo rischio? Vediamolo insieme!
Come si può ridurre il rischio di overbooking?
L’overbooking è una pratica commerciale adottata da molte compagnie aeree per ridurre al minimo i posti vuoti. Funziona basandosi su sofisticati algoritmi e dati storici che prevedono il numero di passeggeri che non si presenteranno al volo. Ma come evitarlo?
Tuttavia, quando le previsioni sono sbagliate e tutti i passeggeri si presentano, il risultato è un numero di persone maggiore rispetto ai posti disponibili.
Sebbene non esista un modo garantito per sfuggire completamente al rischio di overbooking, ci sono alcune strategie che possono aiutare a ridurre le probabilità di rimanere a terra.
1. Prenotare in anticipo e scegliere biglietti flessibili
I passeggeri che acquistano biglietti all’ultimo momento o che optano per tariffe particolarmente economiche sono generalmente più a rischio di overbooking. Prenotare con largo anticipo e scegliere tariffe flessibili può migliorare la posizione nella lista di priorità in caso di sovrapprenotazione.
2. Effettuare il check-in il prima possibile
I passeggeri che si presentano per ultimi al check-in hanno maggiori probabilità di essere selezionati per negare l’imbarco. La regola generale è di effettuare il check-in online appena il servizio diventa disponibile, solitamente 24 o 48 ore prima del volo.
3. Partecipare ai programmi frequent flyer
Le compagnie aeree tendono a dare priorità ai clienti fidelizzati, soprattutto a coloro che appartengono ai livelli più alti dei programmi frequent flyer. Accumulare punti e diventare membri di programmi di fidelizzazione può offrire vantaggi non solo in termini di upgrade o bonus, ma anche in situazioni di overbooking.
4. Evitare voli particolarmente affollati
I voli negli orari di punta, durante le festività o in alta stagione sono più soggetti a sovrapprenotazioni. Se possibile, scegliere voli in orari meno frequentati o in giorni della settimana meno popolari può ridurre il rischio.
5. Viaggiare in business o prima classe
I passeggeri delle classi superiori sono generalmente meno esposti al rischio di overbooking rispetto a quelli che viaggiano in economy. Sebbene questa soluzione non sia alla portata di tutti, in alcune situazioni potrebbe valere la pena investire nella prenotazione di un biglietto in business class o in prima classe.
Cosa fare se si è vittima di overbooking?
Se ci si trova di fronte al problema dell’overbooking, è importante sapere come agire. Le compagnie aeree sono obbligate, in base alla normativa europea (Regolamento CE 261/2004), a fornire assistenza e compensazioni in caso di negato imbarco.
In caso di overbooking, i passeggeri hanno diritto a un risarcimento economico, il cui importo varia in base alla distanza del volo e al ritardo causato, in genere si parte dai 250 per i voli brevi fino ad arrivare a 600 euro per i voli più lunghi.
Oltre a poter richiedere un rimborso, per legge, la compagnia deve fornire: pasti, bevande, accessibilità ai sistemi di comunicazione, una notte in albergo in attesa dell’eventuale volo successivo.