Premio Nobel per la Letteratura, perché quest’anno due vincitori?

Arriva ogni anno il momento di celebrare i grandi intelletti che si sono distinti offrendo le loro virtù, scientifiche o umanistiche, al servizio della società. Trattasi del Premio Nobel. Mentre oggi si rende omaggio a James Peebles, Michel Mayor e Didier Queloz, vincitori del Premio Nobel per la fisica ( ieri sono stati premiati Peter J. Ratcliffe, Gregg L. Semenza e William G. Kaelin per le loro scoperte in campo medico), si attende con ansia il 10 ottobre, giorno in cui si assegnerà un doppio Nobel per la Letteratura.

 

Cosa è successo?

Quest’anno il Premio Nobel per la Letteratura vedrà due vincitori, destando l’interesse di molti. Bisogna precisare che non si tratta di un premio straordinario: Il 10 ottobre si premierà sia il vincitore del 2019 che quello del 2018. Infatti, lo scorso anno la premiazione era stata annullata e non ci fu un vincitore.

Questa decisione imprevista era stata presa a causa di scandali di natura finanziaria e di gravi molestie che ruotano attorno all’Accademia Svedese. Tutto inizia nel 2010, quando l’istituzione inizia a finanziare l’associazione culturale “Forum”. I finanziamenti appaiono sospetti, tanto che si avvia un’indagine per irregolarità nel versamenti dei fondi. A capo dell’associazione vi è Jean-Claude Arnault, intellettuale francese sposato con Katarina Frostenson, poetessa membro dell’Accademia dal 1992.

Oltre allo scandalo finanziario si aggiungono accuse di molestie da parte di Arnault ai danni di 18 donne, tra cui addirittura la principessa ereditiera di Svezia. Le accuse, tuttavia, sono state prontamente respinte dal diretto interessato. Lo scalpore e lo scandalo della notizia hanno portato le autorità ad avviare un’indagine, la quale, in mancanza di prove, è stata archiviata.

 




 

I candidati più papabili

Il caso Arnault ha costretto l’Accademia Svedese a sospendere il Premio Nobel per la Letteratura del 2018; solo recentemente ha comunicato, con grande sorpresa, che sarà assegnato nuovamente assieme al vincitore del 2019. In questi ultimi giorni sui social abbondano i commenti su chi possano essere i candidati più “papabili”, che più si meritano tale riconoscimento. In rete i nomi più papabili sono i seguenti: Haruki Murakami, Abraham Yehoshua, Ian McEwan, ma anche l’italiano Claudio Magris e infine Cormac Mc-Carthy.

Negli ultimi anni le premiazioni per la Letteratura hanno sempre fatto discutere, basti pensare al 2016 che ha premiato Bob Dylan, innescando un’accesa disputa sul valore poetico-letterario della canzone. Un dibattito che sicuramente non si è esaurito, ma era doveroso rinfocolare così vigorosamente.

 

Jacopo Senni

 

 

 

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