Premio Città di Leonforte. 140 caratteri, creatività infinita

fonte: fonte: www.comune.leonforte.en.it

fonte: www.comune.leonforte.en.it
fonte: www.comune.leonforte.en.it

140 caratteri, un tweet. Il successo del famoso social network Twitter ci ha dimostrato che tanto basta per dire qualcosa. 140 caratteri per commentare, informarsi e perché no? raccontare!“Luciano, bagnino romagnolo, assomiglia tanto all’ex dittatore Ceausescu. I turisti romeni provano un sottile disagio a rivolgergli la parola”, tratto da Micronarrativa, vite in 140 caratteri scritte da Andrea Maggiolo, è solo un esempio di quanto il limite dei caratteri a disposizione possa diventare un’opportunità per scatenare la creatività, giocare con le parole.

Ecco perché la XXXV^ edizione del Premio Città di Leonforte guarda con interesse questo nuovo genere. Era il 1979 quando, per la prima volta, si pensò di celebrare narrativa e poesia inedite attraverso l’istituzione di un premio. La formula del premio, così come concepita, si rivelò vincente. Tanto che, di edizione in edizione, narrativa e poesia hanno attraversato decenni richiamando scrittori e poeti da tutta Italia, senza nulla da invidiare ai concorsi letterari più blasonati.

Forte delle edizioni passate, quest’anno il Premio cambia le proprie vesti, strizzando maliziosamente l’occhio alla rivoluzione che i social network hanno apportato nel nostro stile di comunicare. Due le sezioni principali, che affiancano quella teatrale e che rendono il concorso unico in Sicilia per il suo genere. Si può partecipare scrivendo un racconto composto da dieci “capitoli” da 140 caratteri ciascuno, scegliendo uno dei tre incipit contenuti nel bando. Sono tutti inizi in soggettiva, a tratti onirici e dai toni intimistici, talvolta simili a un dipinto di Chagall.

Oppure ci si può lasciare ispirare da “La luna e i falò” di Cesare Pavese, “… Un paese ci vuole. Non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti…”, per scattare una fotografia. Uno scorcio, un paesaggio, un volto, da intrecciare a 140 caratteri e far vibrare fantasia ed emozioni. Ridurre il pensiero all’essenziale, per lasciare spazio, come una mano che ci accompagna, verso il variopinto mondo dell’arte creativa. Una commissione di esperti valuterà gli elaborati e ai vincitori andranno un viaggio in una capitale europea, un tablet o un kindle con cinque titoli inclusi, 200 euro da spendere nella propria libreria di fiducia.

L’altra grande novità del Premio è il teatro, che entra a pieno titolo nel concorso, accogliendo la forte sensibilità che il territorio ha mostrato. Il concorso per la prima volta si apre agli artisti e al grande pubblico. I termini per inviare le proprie opere sono gli stessi della micronarrativa e fotografia. Anche qui, una commissione di esperti giudicherà le opere proposte e selezionerà quattro opere finaliste, oltre a due opere meritevoli. I riconoscimenti andranno al miglior spettacolo, alla rappresentazione che avrà riscosso maggiore gradimento di pubblico, migliore regia, migliore allestimento, migliore attrice protagonista, miglior attore protagonista e miglior caratterista. Un’arena appositamente allestita nella splendida cornice del Giardino delle Ninfe darà alle compagnie finaliste la possibilità di esibirsi, sotto le stelle di una calda estate sicula. La cerimonia di premiazione, a fine agosto, sarà solo uno degli eventi previsti all’interno del festival culturale che animerà il cuore barocco del centro storico.

C’è tempo fino al 30 maggio per presentare le proprie opere, attraverso l’iscrizione on line al sito http://www.comune.leonforte.en.it/premio/ e mediante il versamento di una piccola quota di iscrizione. Maggiori informazioni sulla pagina facebook https://www.facebook.com/premio140/

Alessandra Maria

Exit mobile version