Preghiere per l’ambiente a Longyearbyen, dove, nella Chiesa più a nord del mondo, l’unica missione è la sostenibilità e offrire rifugio spirituale dedicato alla riflessione sulla relazione tra l’umanità e la natura.
Nella chiesa più a nord del mondo, situata a Longyearbyen, il capoluogo delle isole Svalbard nel Circolo Polare Artico, si trova uno spazio unico dedicato alle preghiere per l’ambiente, la sostenibilità e la protezione della natura e dei mari. Questo luogo sacro offre un approccio non convenzionale alla preghiera, consentendo ai fedeli di esprimere le proprie intenzioni utilizzando sassi colorati e conchiglie anziché formule rituali.
Longyearbyen è il capoluogo delle remote isole Svalbard, immerse nel cuore del Circolo Polare Artico. Questa chiesa, che sorge in quest’ambiente estremo, offre un rifugio spirituale dedicato alla riflessione sulla relazione tra l’umanità e l’ambiente circostante. È un luogo in cui le persone possono connettersi con la natura in un modo profondo e significativo attraverso un’interazione fisica con gli elementi naturali.
All’interno di questa chiesa, si trova un “tavolo delle preghiere” che presenta una varietà di oggetti colorati, in genere sassolini e piccole conchiglie, ognuno dei quali rappresenta un tema specifico legato all’ambiente e alla sostenibilità. Gli oggetti sono divisi per colore, ciascuno con il suo significato. Ad esempio, il verde simboleggia la gratitudine per la crescita e la natura, mentre il blu è un ringraziamento per l’aria che respiriamo. Il giallo celebra il sole e la luce, simboli universali di vita e rinascita. Alcuni temi sono particolarmente legati alle Svalbard, come il bianco, che rappresenta la sicurezza in mezzo alla neve, e le conchiglie, che chiedono protezione per la vita marina.
La bellezza di questa pratica è che non esiste una preghiera standard da recitare. I fedeli sono invitati a formulare le proprie invocazioni personali mentre scelgono un oggetto colorato e lo posizionano in un vaso di vetro trasparente. In questo modo, le intenzioni di tutti si mescolano in un’unica preghiera collettiva dedicata all’ambiente.
Le isole Svalbard, formalmente parte della Norvegia ma regolate da accordi internazionali, rappresentano uno degli ambienti più estremi e remoti del pianeta, con temperature spesso estreme e lunghe notti polari. Nonostante ciò, Longyearbyen è la comunità più grande dell’arcipelago, con una popolazione di circa 2.500 abitanti. Le Svalbard ospitano una comunità diversificata di oltre 50 nazionalità diverse, ognuna con le proprie credenze religiose.
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Per rispecchiare questa diversità, la chiesa di Longyearbyen non è consacrata a una religione specifica, ma è un luogo ecumenico e interreligioso aperto 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana. Le regole all’ingresso sono poche e semplici, come il divieto di indossare scarpe all’interno e di dormire all’interno dell’edificio. L’invito principale è quello di godersi l’atmosfera pacifica e domestica della chiesa, che offre spazi accoglienti per i visitatori.
Gran parte della struttura è progettata per promuovere l’interazione sociale, con spazi per la preparazione del caffè, la consumazione di waffle, e un salotto con poltrone, divani e tavoli comunitari. È un luogo dove le persone possono riunirsi, condividere storie e discutere delle loro preoccupazioni ambientali.
Inoltre, questa chiesa si distingue per il suo impegno attivo nella sensibilizzazione ambientale. Il reverendo luterano Siv Limstrand, che officia qui, dedica regolarmente parte delle sue messe alla preghiera per il clima, pregando per coloro che sono colpiti dalla crisi climatica. Questo dimostra come questa chiesa non sia solo un luogo di preghiera, ma anche un centro di riflessione e azione per la protezione dell’ambiente.
La chiesa di Longyearbyen nelle isole Svalbard offre un’esperienza unica e inclusiva di preghiera per l’ambiente, permettendo ai fedeli di connettersi con la natura in un ambiente straordinario e di esprimere le proprie preoccupazioni per il futuro del pianeta attraverso gesti simbolici e personali. È un esempio di come la spiritualità e l’ambientalismo possono andare di pari passo per ispirare azioni positive.