PragerU, un’organizzazione non profit che diffonde false informazioni sul surriscaldamento

PragerU

PragerU realizza video per accrescere lo scetticismo climatico.

L’organizzazione

PragerU è un ente non profit di stampo conservatore fondato nel 2009 che realizza video educativi con lo scopo di promuovere i valori americani, come si comprende dal suo sito.

I suoi contenuti, tuttavia, non hanno alcunché di educativo. Diversi studiosi in particolare ne hanno criticato le affermazioni fuorvianti o inesatte che promuovono il negazionismo climatico, l’odio anti-LGBTQ+ e fake news sulla storia.

Alcuni di questi video sono diffusi ai bambini e ai ragazzini attraverso PragerU Kids, una pagina presente sul sito dell’organizzazione.

A dispetto del suo nome, quest’ultima non è un’istituzione universitaria né tiene lezioni.

I video di PragerU che negano gli effetti del cambiamento climatico

Sono due i video che hanno fatto maggiormente gli studiosi in merito al surriscaldamento globale. In ognuno di questi contenuti si cerca di creare scetticismo sugli impatti negativi di questo fenomeno di scala mondiale distorcendo alcune ricerche scientifiche.

Morti per disastri naturali

In uno di essi l’organizzazione critica delle affermazioni di Greta Thunberg, la quale a una conferenza Onu del 2019 dice che per colpa del surriscaldamento il numero di decessi per catastrofi naturali è aumentato.



PragerU afferma nel video che «le morti per disastri naturali sono diminuite drasticamente nell’ultimo secolo» e che ciò è «dovuto principalmente agli sviluppi economici che aiutano le nazioni a resistere alle catastrofi naturali». Per questo motivo, secondo l’ente non profit, l’aumento della temperatura terrestre ha portato a una diminuzione dei decessi.

A supporto della propria tesi cita una pubblicazione scientifica scritta da alcuni ricercatori dell’università di Oxford. In essa si sostiene che negli ultimi decenni c’è stato un declino sostanziale delle morti causate da catastrofi rispetto alla prima metà del XX secolo.

La ricerca, tuttavia, non parla di riscaldamento climatico né analizza i suoi effetti. Cerca semplicemente di spiegare come il miglioramento delle condizioni di vita e l’accesso e lo sviluppo di infrastrutture resilienti abbiano diminuito il numero di morti per disastri naturali.

Pertanto non si può sostenere con questo studio che l’aumento della temperatura terrestre non ha portato a un incremento dei decessi. Hannah Ritchie, uno dei coautori della pubblicazione , ha inoltre affermato che «un numero significativo di persone sta ancora morendo in disastri naturali correlati al cambiamento climatico e i dati della pubblicazione non mostrano cosa sarebbe successo in futuro».

Meno fenomeni di siccità nel mondo

Nell’altro video PragerU afferma che con l’aumentare della temperatura «nel mondo ci sono stati meno fenomeni di siccità rispetto al 1982». A proposito cita un articolo pubblicato su Nature nel 2014 e ne fa vedere un diagramma cartesiano.

Questo grafico mostra come la porzione di superficie terrestre in carenza idrica a giugno 2012 sia più piccola di quella a giugno 1982.

Ciò non significa che il riscaldamento globale abbia diminuito i fenomeni di siccità.

Amir Aghakouchak, coautrice della pubblicazione, ha affermato non a caso che se si parla del cambiamento climatico solo in termini di zone terrestri colpite da siccità allora non si colgono appieno gli effetti di questo fenomeno di scala mondiale.

In una studio del 2013 a cui Aghakouchak ha collaborato si dimostra infatti come negli Stati Uniti Occidentali, in Sud America e in Medio Oriente dagli anni Ottanta fino al 2010 i fenomeni di siccità siano aumentati mentre in diverse altre zone della superficie terrestre le piogge intense e le inondazioni siano incrementate.

La disinformazione di PragerU sul cambiamento climatico

«PragerU svolge un ruolo significativo perché diffonde propaganda ben confezionata su numerose questioni, compresi gli attacchi contro gli sforzi per mitigare il cambiamento climatico, attraverso la promozione della disinformazione spacciata da noti negatori del surriscaldamento».

Sono le parole di Lisa Graves, direttrice esecutiva del True North Research, ente che valuta la qualità dell’informazione diffusa da aziende e organizzazioni.

«Il pericolo della disinformazione sul clima di PragerU è la rapidità con cui può diffondersi in quest’era in cui molte persone, compresi i bambini, vengono addestrate a non fidarsi di fonti mediatiche o scienziati».

Questo è quanto detto Kert Davies, responsabile al Centro per l’integrità climatica.

PragerU, in sostanza, rappresenta una minaccia per le nuove generazioni e per la lotta al cambiamento climatico. I suoi video non promuovono lo spirito critico, ma soprattutto disinformano su un fenomeno di scala mondiale così importante.

Nicola Scaramuzzi

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