Scovato in Portogallo uno squalo dal collare, specie dall’antichissima origine

Squalo dal collare

NUMAZU, JAPAN - JANUARY 21: In this handout picture released by Awashima Marine Park, a 1.6 meter long Frill shark swims in a tank after being found by a fisherman at a bay in Numazu, on January 21, 2007 in Numazu, Japan. The frill shark, also known as a Frilled shark usually lives in waters of a depth of 600 meters and so it is very rare that this shark is found alive at sea-level. It's body shape and the number of gill are similar to fossils of sharks which lived 350,000,000 years ago. (Photo by Awashima Marine Park/Getty Images)

Soprannominati “fossili viventi”, questi strani animali sono oggi rarissimi da trovare

Una curiosa “scoperta” arriva dal Portogallo, o meglio dalle acque dell’Oceano Atlantico adiacenti le coste lusitane. Durante lo svolgimento di un progetto dell’Unione Europea per minimizzare la pesca accidentale, un gruppo di ricercatori ha pescato inaspettatamente un rarissimo esemplare di squalo dal collare, lungo circa 1.5 metri.

Trattasi di una specie di origini antichissime, visto che i suoi “primi antenati” risalgono a circa a 80 milioni di anni fa e da allora tale squalo non ha mutato moltissimo le sue sembianze. E, proprio a causa di questa sua ascendenza primitiva, viene considerato un “fossile vivente”.

Con i suoi trecento denti, lo squalo dal collare mangia altri pesci e calamari e, grazie alla sua enorme mandibola e ai denti aguzzi, può afferrare le sue grandi prede.

In una nota diffusa dall’Istituto portoghese per il mare e l’atmosfera, i ricercatori a bordo dell’imbarcazione descrivono lo squalo come un pesce “dal corpo lungo e affusolato, con la testa simile a quella di un serpente”. Dichiarazioni che sembrano avvallare la sua strana e “antica” conformazione.




Gli studiosi hanno fatto poi sapere che è davvero raro imbattersi in un esemplare del genere e che per questo motivo è difficile quantificarli. Inoltre, in base ad altri avvistamenti del passato in Australia e Giappone, non è tutt’ora possibile indicare quale sia la zona in cui sono maggiormente diffusi. L’unica cosa certa è che vivono molto in profondità (anche oltre i mille metri).

Dunque un nuovo straordinario esempio di quanto in realtà l’uomo conosca poco gli oceani e i suoi “abitanti”. Poche settimane fa, in seguito all’uragano Harvey in Texas, è stata ritrovata in spiaggia una creatura strana,buna specie strana e rara di anguilla che vive negli oceani tra i trenta e i novanta metri. Adesso è il turno dello squalo dal collare. Chissà quale sarà il prossimo.

Antonio Pilato

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