Oggi in mattinata, un incendio si è verificato a Porto Marghera, in provincia di Venezia. Nonostante le autorità tentino di tranquillizzare la popolazione, un fumo nero si è alzato sulla città, allarmando i cittadini.
Le ultime notizie, provenienti dai responsabili dell’Arpav, sostengono la non pericolosità dell’incendio. Infatti, sembra non sussistere alcun rischio per la popolazione, circa la presenza di rifiuti tossici.
Porto Marghera: incendio rifiuti
L’incendio, avvenuto a Porto Marghera, nell’impianto Ecoriciclo di Veritas, ha interessato un capannone per la raccolta e l’eco riciclo di residui in legno e in plastica. Esso si è verificato nell’area di Fusina, nella sezione corpi ingombranti (letti, materassi e mobili).
La zona colpita dall’incendio ha prodotto una colonna di fumo alta, e numerose sono state le segnalazioni al 115. I vigili del fuoco sono intervenuti sul luogo per occuparsi dell’emergenza.
Le cause dell’incendio, secondo quanto riporta La Nuova di Venezia e Mestre, sarebbero scaturite da materiale incandescente, fuoriuscito da un trituratore e caduto su cumuli di oggetti ancora da trattare.
Secondo altri riscontri parrebbe, invece, che lo scoppio di una bomboletta, durante la fase di triturazione, sia stata la causa dell’incendio. I copertoni di gomme poi sarebbero andati a fuoco e avrebbero peggiorato la situazione.
L’impianto è stato inaugurato lo scorso dicembre. Esso permette il recupero di materiali quali divani e mobili, per riutilizzare le parti non danneggiate e trasformarle in energia elettrica.
Veritas e Comune di Venezia riferiscono dell’assenza di rifiuti tossici. La popolazione, pur rassicurata, ha deciso di sbarrare le finestre, così come ha già fatto l’Ospedale di Venezia e alcuni negozi.
Piani d’intervento e soccorso
Non si conoscono con certezza le conseguenze della nube nell’aria.
La Protezione Civile invita e raccomanda la popolazione di tenere le finestre chiuse, come già è accaduto per l’incendio di Potenza, e di non uscire dal proprio edificio. La colonna di fumo al momento sta interessando le zone di Chirignano e Spinea. Nel caso in cui la situazione dei venti cambiasse, non bisogna farsi trovare impreparati.
Vittorio Salvagno, amministratore delegato di Eco-ricicli, sostiene che nel deposito c’erano materiali ingombranti, la cui combustione non dovrebbe però provocare danni alla salute.
Vicino al centro Veritas, sorge un deposito di benzina e gasolio della Decal che ha rischiato di andare a fuoco. Sono state attivate le dovute procedure d’intervento e il materiale plastico è stato messo al sicuro.
La diffusione del piano di emergenza, chiarisce la Protezione Civile, deve riguardare tutti, affinché si sia al corrente di quanto sta accadendo.
Il monitoraggio della situazione avverrà tramite radio e media locali, come previsto dal Piano di Emergenza disposto dal Comune del Veneto.
Tamara Ciocchetti