Dopo un anno di lavoro, l’intervento di restauro del “Grande Progetto Pompei” ha permesso la riapertura al pubblico della Casa dei Mosaici Geometrici.
La Domus, riportata agli antichi splendori, deve il suo nome ad una notevole decorazione pavimentale. L’edificio presenta un fondo di mosaici a tessere bianche e nere. Con più di 60 stanze ed un’estensione di circa 3000 mq, è una delle strutture più grandi di Pompei. Quello che lascia letteralmente senza fiato, però, è il panorama bellissimo su cui si affaccia la Domus. Una scenografica disposizione di terrazze si apre, infatti, sulla straordinaria vista del golfo di Stabia.
Secondo gli archeologi la Casa dei mosaici risale ad un un periodo compreso tra il III e il II secolo a. C. . La sua centralissima posizione fa pensare ad un edificio che aveva una notevole importanza. Si trova situata nella zona sud di Pompei verso quello che doveva essere il porto cittadino. Inoltre è poco distante dalle terme del Sarno e vicinissima anche al Foro cittadino. Caratteristici sono anche l’ampio atrio con l’impluvium e un tablino da cui era possibile accedere al peristilio e al portico. Una tipica e bellissima Domus pompeiana dunque.
L’edificio venne riportato alla luce nel 1826. Gli interventi di recupero sono però durati fino al 2013. La Casa necessitava di un grande lavoro di restauro: le tessere dai rigorosi motivi geometrici erano sollevato dal pavimento e le decorazioni erano state sbiadite dall’aggressione delle muffe.
Il “Grande Progetto Pompei” ha agito per mettere in sicurezza diversi edifici, oltre alla Domus dei mosaici. In particolare si è occupato del recupero di alcuni edifici amministrativi. Tra questi grande rilievo ha la Casa detta «di Championnet» dal nome del generale francese che costituì la Repubblica partenopea, che riaprirà al pubblico a Dicembre.
Sempre da Dicembre gli oltre 3 milioni di visitatori potranno godere inoltre della riapertura di altre quattro sontuose Domus: la Casa di Marco Lucrezio Frontone, la Casa di Obellio Firmo, la Casa dell’Orso ferito e la Casa di Sirico.
Prossimamente è previsto un altro ulteriore passo in avanti. Il ministro di Beni Culturali e Turismo, Dario Franceschini, inaugurerà infatti la Pompei per tutti. Una serie di percorsi interni agli scavi archeologici renderanno fruibile il sito anche alle persone con problemi di mobilità.