Polla, la città che legge

Claloca, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons Polla

Polla si riconferma tra i Comuni italiani che valorizzano la lettura come strumento di crescita culturale e sociale. Grazie a un impegno costante che coinvolge amministrazione, scuole e comunità, il titolo di “Città che Legge” rappresenta non solo un traguardo, ma una testimonianza della vitalità culturale del Vallo di Diano. Questo riconoscimento rafforza il ruolo del libro come motore di sviluppo e coesione sociale per il territorio.

Un riconoscimento che si rinnova

Anche per il triennio 2024-2026, Polla, Comune campano in provincia di Salerno, si fregia del titolo di “Città che Legge”, un riconoscimento attribuito dal CEPELL (Centro per il Libro e la Lettura) ai Comuni italiani che dimostrano un costante impegno nella promozione della lettura. Dal 2018, anno di istituzione della qualifica, Polla si è sempre distinta tra i circa 700 Comuni premiati a livello nazionale, confermando il suo ruolo di eccellenza culturale nel Vallo di Diano.

Questo riconoscimento non è solo un simbolo, ma il risultato di un lavoro sinergico tra amministrazione comunale, scuole, associazioni e soggetti privati. Grazie a questo riconoscimento ufficiale, Polla è e continua ad essere un polo culturale in cui, seppur nel proprio piccolo, si continua a dare importanza alla lettura e ai libri.

Requisiti e progetti per la lettura

La qualifica di “Città che Legge” richiede il possesso di requisiti ben definiti, come la presenza di biblioteche e librerie nel territorio comunale, l’organizzazione di eventi culturali e la sottoscrizione di un Patto Locale per la Lettura. A Polla, questi standard vengono rispettati con continuità grazie a iniziative come Libriamoci e Maggio dei Libri, che stimolano la diffusione della lettura come pratica condivisa e accessibile.



Queste attività culturali non si limitano a coinvolgere i lettori abituali, ma cercano di attrarre anche i non lettori, ampliando il pubblico e rafforzando il senso di comunità. Il Patto per la Lettura rappresenta il fulcro di questa visione, unendo enti pubblici e privati in uno sforzo collettivo per promuovere il libro come strumento di crescita e sviluppo.

Collaborazione tra istituzioni e comunità

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Loviso ha ribadito l’importanza della collaborazione tra istituzioni e cittadini. La partecipazione attiva delle scuole, delle associazioni locali e di altre realtà del territorio è fondamentale per il successo di un progetto che mira a rendere la lettura un pilastro della comunità.

I benefici di questo approccio non sono solo culturali, ma anche sociali ed economici. Progetti come il Bando Città che Legge e il Bando Biblioteche e Comunità della Fondazione CON IL SUD offrono opportunità di finanziamento per sviluppare circuiti culturali integrati. Grazie a queste iniziative, Polla può consolidare il suo ruolo di centro culturale del Vallo di Diano.

Polla e gli altri Comuni virtuosi del Vallo di Diano

Il riconoscimento di Polla come “Città che Legge” non è un caso isolato nel territorio. Altri Comuni del Vallo di Diano, come Atena Lucana, Padula e Caggiano, hanno ottenuto lo stesso titolo, dimostrando la vivacità culturale di questa area del sud Italia. Tuttavia, Polla spicca per la costanza e la qualità delle sue iniziative, che la rendono un modello di riferimento per altre realtà.

Polla ha saputo trasformare la promozione della lettura in un elemento chiave per lo sviluppo del territorio. Attraverso eventi, rassegne e progetti condivisi, la città dimostra che investire nella cultura non è solo un valore, ma anche una strategia di crescita. La qualifica di “Città che Legge” rappresenta quindi non solo un punto di arrivo, ma anche una nuova partenza verso un futuro in cui il libro e la lettura continuano a essere al centro della comunità.

Il riconoscimento non sarebbe possibile senza il contributo dei tanti attori che lavorano quotidianamente per fare della lettura una risorsa accessibile a tutti. Come sottolineato dal Presidente Corleto, questo titolo premia una comunità unita e fortemente orientata alla cultura, dimostrando che anche i piccoli centri possono essere protagonisti di grandi cambiamenti.

Lucrezia Agliani

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