Il nemico
La Poliomielite, come tutti sappiamo, è una malattia virale altamente contagiosa che nel peggiore dei casi può intaccare il sistema nervoso provocando debolezza muscolare e paralisi. Quello che spesso si dimentica è che solo grazie al grande lavoro di ricerca avvenuto in seguito all’aumento dei casi a partire dagli inizi del novecento, e solo grazie ai risultati dei medici Sabin e Salk e dei loro vaccini gran parte del mondo è ormai libero da questa piaga sanitaria (In Italia, per esempio, si può dire scomparsa dal 1983). L’Africa era uno dei pochi posti del globo in cui ancora era presente la Polio. Sino all’annuncio dell’OMS, dato dal direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, e dalla direttrice regionale per l’Africa, Matshidiso Moeti.
La campagna in Africa
Nell’ultimo trentennio migliaia di casi di paralisi e deformazione derivanti dalla Poliomielite hanno afflitto il continente Africano. Nel 1998, dopo che anche Mandela qualche anno prima era sceso in campo per denunciare la portata del problema e la necessità di intervenire, la decisione dell’Oms di affidare all’ Africa Regional Certification Commission (Arcc) il compito di liberare il territorio da questa malattia. Un grandissimo investimento in termini di soldi e risorse, un lavoro a livello globale che ha coinvolto numerose organizzazioni. Da allora, una intensa campagna ha portato più del 95% della popolazione ad essere vaccinata. Uno dopo l’altro i paesi dell’Africa hanno dichiarato l’assenza di casi di Polio, sino al 19 Giugno scorso, quando anche Nigeria e Camerun, gli ultimi ancora a rischio, hanno dichiarato l’assenza di nuovi casi nei quattro anni precedenti, come richiesto da prassi. L’Africa è finalmente polio – free.
Un evento di portata storica
Per capire la portata dell’evento, basti pensare che in Africa solo il vaiolo più di 40 anni fa era stato contrastato con gli stessi risultati. E’ solo la seconda volta che un virus viene eradicato dal continente. Un dato che mostra certo l’importanza del risultato raggiunto, ma anche quanto ancora resti da fare.
I prossimo obbiettivi
Manca ancora qualcosa, però, per poter dichiarare il nemico Poliomielite sconfitto. Pakistan e Afghanistan sono gli unici due stati (due di troppo) in cui ancora nel 2020 si registrano casi di questa malattia. In questo senso, ovviamente, andranno concentrati altri sforzi per far si che dopo l’Africa tutto il mondo possa diventare polio – free
Il risultato resta straordinario
Intanto, però, in un periodo di complottismi e scienziati improvvisati, è importante segnalare e celebrare questa vittoria. Una vittoria di fatti e non chiacchiere, di vite salvate e non di ipotesi. La vittoria della scienza sull’ignoranza, il successo della ricerca e della volontà di rendere il mondo un posto migliore. Con un avvertimento. Il virus è assopito, ma non morto. Basta poco per risvegliarlo. Basta poco per rimandare indietro il mondo di 100 anni.
Beatrice Canzedda