“Il mondo sta cambiando”.. Quante volte lo abbiamo pensato o lo abbiamo sentito dire? Ogni giorno, una decina di volte e spesso quest’esclamazione la si sente proprio di fronte a situazioni abbastanza “strane” o semplicemente “nuove” rispetto al nostro modo di essere o fare. I giovani sono molto più flessibili ai vari cambiamenti, di pari passo verso questa tecnologia che cambia così velocemente, mentre gli anziani rimangono spesso indietro con Pokemon “al loro fianco” senza saperlo. Abbiamo mai provato metterci nei loro panni e cercare di vedere il mondo dal loro punto di vista? Per esempio: cosa potrebbe pensare una signora/signore di una certa età, magari oltre i sessant’anni, di fronte ad un ragazzo/a che cammina con il proprio smartphone in mano, non badando a strisce pedonali, auto, semafori, persone e senza godersi il mondo circostante, perché stanno vivendo in un modo parallelo e virtuale? Penso che pensino: “Ma perché? Ma cosa stanno facendo?”
Ci troviamo in un vortice di varie generazioni mescolate in un presente, nel quale è difficile stare dietro. Parlare di Pokémon Go oggi non ha neanche molto senso, per quanto riguarda il mio modo di pensare, ma purtroppo di fronte a questa “manifestazione di nosense internazionale”, non si può stare muti. Precisando, direi, manifestazione mondiale: l’intero globo dietro al proprio cellulare per catturare dei Pokémon, dimenticandosi di ciò che sta accadendo o magari dimenticando che una volta ai videogiochi ci si giocava a casa, non in macchina, o per strada o in un parco. A meno che non stiamo parlando di Game Boy, ma è tutt’altra storia.
Tutti quanti saprete come funziona questa nuova App che ha spopolato il web, quindi saprete tutti che l’applicazione ci porta verso la cattura dei vari Pokemon, ma in ogni dove? Vi siete mai chiesti: ma questo Pokemon dove si trova? Come arrivo fin li? Forse non ve lo siete mai domandati e probabilmente ovunque si trovi, prendeste e andreste pur di acchiappare quel fatidico mostriciattolo colorato. La notizia sconvolgente nasce sul dove l’App ha piazzato questi Pokemon, abbiamo una situazione abbastanza particolare, in Giappone, la Tepco, l’operatore della centrale di Fukushima, ha chiesto alla Nintendo di modificare i parametri dell’App Pokémon Go attorno al perimetro dei tre reattori nucleari di Daichi, addirittura il gioco attraverso le sue mappe virtuali riporta zone che in teoria, non dovrebbe minimamente riportare nella città di Nagasaki, come l’accesso alla Statua della Pace, all’interno del parco, il Museo della bomba atomica, e il cenotafio. L’Autorità per la sicurezza nucleare in Giappone ha inviato un messaggio in cui si richiede di mantenersi a debita distanza dagli impianti nucleari durante le funzioni del gioco, ma sappiamo tutti che fin quando si tratta di Pokemon, non ci sono limiti! In effetti qualche giorno fa negli Stati Uniti tre adolescenti erano stati fermati mentre rincorrevano i caratteri del videogioco attorno a un impianto nucleare nell’Ohio. Diciamocela tutta, un’applicazione che è riuscita ad infilarsi in goni cellulare, in ogni casa, in ogni dove, in tutto il mondo. Speriamo che sia solo la moda del momento, perché questa tecnologia sta ormai comandando la terra.