Pm tifoso del Torino indagato per aver coperto un caso di revenge porn di un calciatore

Pm tifoso del Torino indagato

Pm tifoso del Torino indagato: Enzo Bucarelli, Procuratore di Torino, è sotto inchiesta a Milano per presunta frode e depistaggio legati a un caso di revenge porn. L’indagine si concentra su possibili soppressioni di prove e influenze personali legate alla sua passione calcistica.

Nell’ambito di un’indagine in corso, il Procuratore di Milano, Francesco Saluzzo, ha presentato delle accuse nei confronti del Procuratore Magistrato di Torino, Enzo Bucarelli, in relazione a presunte attività illecite. Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Stampa“, Bucarelli è al centro dell’attenzione per presunte frodi in processo penale e depistaggio.

L’indagine è stata avviata in seguito a una segnalazione del Procuratore Generale Saluzzo, che sostiene che Bucarelli abbia soppresso un elemento di prova in un’indagine relativa a un caso di revenge porn. L’indagine riguarda il calciatore senegalese del Torino, Demba Seck, che è stato denunciato dalla sua ex fidanzata per minacce di diffondere un video intimo che li ritraeva. La giovane donna ha sostenuto che le minacce erano una forma di vendetta da parte del giocatore, poiché non aveva accettato la fine della loro relazione. Il video in questione è stato consegnato alle autorità insieme alla denuncia.

Tuttavia, la vicenda si è fatta più intricata a seguito di alcuni episodi che sono emersi durante l’indagine. Si afferma che Bucarelli abbia avvisato l’agente di Seck prima che la perquisizione venisse effettuata nella sua abitazione, un fatto che richiede ulteriori verifiche. Al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine, i legali del calciatore erano già presenti nell’appartamento, sollevando ulteriori interrogativi sulle dinamiche dell’indagine.

Un altro aspetto al centro dell’attenzione è la presunta cancellazione da parte di Bucarelli del video menzionato nell’esposto dell’ex fidanzata di Seck. Si sostiene che il magistrato abbia personalmente rimosso il video dal cellulare del giocatore, nonché dalle chat con gli amici a cui Seck avrebbe inviato il filmato. Bucarelli ha giustificato questa azione sostenendo che non vi erano “esigenze investigative”, dal momento che il video era già stato presentato in Procura.

La situazione è stata ulteriormente complicata dalle speculazioni riguardo a possibili influenze personali del magistrato. Si è ipotizzato che la sua presunta fede granata, testimoniata anche dall’immagine del simbolo del Torino calcio appeso alle pareti del suo ufficio, possa averlo influenzato nelle sue decisioni. Tuttavia, questo aspetto richiede ulteriori indagini per stabilire qualsiasi legame tra la sua appartenenza calcistica e le azioni oggetto dell’indagine.

Nonostante le spiegazioni fornite da Bucarelli, l’episodio della cancellazione del video è stato considerato almeno sospetto dalle autorità investigative. Una relazione in merito è stata inoltrata alla Procuratrice Vicaria Enrica Gabetta, che è a capo del pool anticorruzione. Da qui, il caso è stato sottoposto al Procuratore Generale e alla Procura di Milano, che ha giurisdizione sulle azioni dei colleghi di Torino.

L’indagine in corso cerca ora di gettare luce su tutti gli aspetti controversi di questa vicenda, al fine di stabilire se ci siano state condotte illecite da parte del Magistrato Enzo Bucarelli. La giustizia dovrà seguire il suo corso e verranno compiuti ulteriori passi per verificare le accuse e le giustificazioni fornite dal magistrato.

Exit mobile version