Plancton in Thailandia: il mare verde che minaccia la vita marina

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Plancton in Thailandia: il mare verde che minaccia la vita marina

L’ecosistema marino della Thailandia sta affrontando una sfida senza precedenti, con l’esplosione del plancton lungo la sua costa orientale. Questo piccolo organismo, spesso sottovalutato, sta avendo un impatto significativo sia sulla pesca locale che sull’industria turistica.

Negli ultimi tempi, una preoccupante emergenza ambientale si è abbattuta sulle cristalline acque del Golfo di Thailandia. La comparsa di un’abbondante quantità di plancton ha trasformato le acque in un mare verde, minacciando gravemente l’ecosistema marino.

Questo evento, noto come “esplosione del plancton,” è stato associato a diversi fattori, tra cui cambiamenti climatici, fluttuazioni nelle correnti marine e l’apporto di nutrienti. L’esplosione del plancton ha reso le acque costiere thailandesi notevolmente verdi, suscitando preoccupazioni per la vita marina e le attività umane.

Gli esperti marini, tra cui il biologo marino Tanuspong Pokavanich, sono profondamente preoccupati per questa situazione senza precedenti. Le fioriture di plancton di solito sono eventi stagionali che durano solo pochi giorni. Tuttavia, questa volta, la quantità eccezionale di plancton ha prodotto tossine dannose per l’ambiente marino, causato morti di organismi marini e ridotto i livelli di ossigeno nell’acqua, oltre a ostacolare la luce solare.

Le conseguenze dell’esplosione del plancton non si limitano all’ecosistema marino. La pesca e le coltivazioni di mitili sono state gravemente colpite. Gli acquacoltori hanno riportato ingenti danni economici, con la distruzione di gran parte delle loro attività, causando una vera e propria crisi economica nella zona costiera.

Le coste di Chonburi, famose per gli allevamenti di cozze, hanno subito un duro colpo, con oltre l’80% dei produttori locali colpiti. Il presidente della Chonburi Fisheries Association, Satitchat Thimkrajong, ha confermato l’impatto devastante su questa comunità di allevatori di cozze.

Il ruolo critico del plancton.

Il plancton svolge un ruolo cruciale nell’ecosistema marino. Questa comunità microscopica di organismi, che comprende fitoplancton (alghe microscopiche) e zooplancton (piccoli animali), costituisce la base della catena alimentare marina. Il fitoplancton, attraverso la fotosintesi, fornisce ossigeno all’oceano, mentre il zooplancton è una fonte di cibo per molte specie ittiche e mammiferi marini. Tuttavia, quando la quantità di plancton supera una soglia critica, gli effetti possono diventare devastanti.

L’esplosione del plancton ha trasformato l’acqua del Golfo di Thailandia in uno straordinario mare verde, con un forte odore di pesce morto e alghe. Questo eccesso di plancton può privare l’oceano dell’ossigeno necessario alla sopravvivenza di altre specie marine, creando così una “zona morta”. Questo fenomeno è già visibile in alcune parti del Golfo, con conseguenze gravi per l’ecosistema.

Possibili cause collegate al cambiamento climatico. Sebbene la causa precisa di questa intensa fioritura di plancton rimanga ancora poco chiara, gli scienziati stanno indagando sul possibile collegamento all’inquinamento e all’innalzamento delle temperature marine causato dai cambiamenti climatici. Fenomeni come El Niño, che portano a siccità e temperature marine più elevate, potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. La specie di plancton in questione, nota come Noctiluca, è al centro delle indagini.

La necessità di un cambiamento nelle pratiche di gestione delle risorse e di combattere il cambiamento climatico.

L’urgente necessità di affrontare il cambiamento climatico è un altro elemento cruciale per preservare la bellezza e la vitalità dei nostri mari. L’esplosione del plancton in Thailandia ci offre una chiara testimonianza degli impatti del cambiamento climatico sulla vita marina e sull’ambiente. La protezione dell’ecosistema marino diventa una priorità inestimabile. È evidente che è necessario un cambiamento nelle pratiche di gestione delle risorse e un’attenzione più approfondita all’uso dell’acqua per affrontare questa crescente minaccia per gli ecosistemi marini e le comunità costiere.




Per mitigare questo fenomeno, è necessario ridurre l’inquinamento oceanico, limitare le emissioni di gas serra e promuovere una maggiore consapevolezza ambientale tra la popolazione globale. Solo attraverso sforzi congiunti possiamo preservare la bellezza e la diversità del nostro mondo marino per le future generazioni. Più di tutto, garantire un futuro sostenibile per le comunità costiere e la vita marina.

La sensibilizzazione pubblica è essenziale. Le persone devono comprendere le conseguenze del cambiamento climatico sulla vita marina e il loro impatto. Questa consapevolezza può promuovere una maggiore responsabilità individuale e collettiva nell’adozione di comportamenti più sostenibili.

In conclusione, il fenomeno della “zona morta” in Thailandia causata dal proliferare del plancton ci fornisce una chiara lezione sull’importanza di proteggere l’ambiente marino e affrontare il cambiamento climatico. La nostra responsabilità collettiva è cruciale per preservare i nostri oceani e garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta.

 

Felicia Bruscino

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