“Pizza”, l’orso più triste del mondo, va liberato.
Stiamo parlando di uno splendido esemplare di orso polare che vive nell’acquario del Grandview Mall di Guangzhou, in Cina, in compagnia di volpi artiche, trichechi e beluga, che vive in una condizione di solitudine e malessere.
Se ne sta disperato e con la testa penzolante, vittima di foto e continui stress “da selfie”.
Anche un orso polare ha il suo carattere e il suo scuotere la testa e andare avanti e indietro in modo ripetitivo non dimostra di certo felicità.
È per queste ragioni che l’associazione ambientalista Human Society International ha reso ufficiale la notizia di una raccolta firme per dare a “Pizza” la possibilità di vivere in un luogo migliore e sereno.
Il mese scorso si era già offerto come luogo decisamente più idoneo rispetto al centro commerciale cinese, lo Yorkshire Wildlife Park, nel Regno Unito, a ciò si aggiunge il supporto associazioni come Born Free Foundation e Care2, in aggiunta alle 500mila firme della Animals Asia Foundation.
“Il Grandview ci ha fatto sapere che lavorerà per migliorare il benessere degli animali. Ma sembra che i responsabili non si rendano neanche conto che così gli animali non possono essere detenuti, o sopravvivere” sostiene il responsabile dell’associazione. “Diciamo che sono allibiti dalla risonanza mediatica in tutto il mondo, non se l’aspettavano. Sembra uno di quei casi in cui la crudeltà dipende soprattutto dalla mancanza di conoscenza e poi dalla logica del profitto”.
Più che luogo d’attrazione possiamo parlare di “luogo-prigione” e nonostante il fatto che in pochi mesi un gran numero di animalisti provenienti da tutte le parti del mondo è riuscito a farsi sentire , purtroppo molti animali vivono in uno stato di cattività, “Pizza” non è il solo ad “essere triste”, ma si spera con tutte le forze che possa trovare una casa migliore!
Serena Mangani