Sabato 7 novembre gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato una serie di riforme legislative che garantiranno maggiore libertà ai cittadini e alle cittadine. Si tratta di una svolta epocale per il paese, che riflette le trasformazioni che da alcuni anni stanno attraversando la società.
Secondo il comunicato dell’agenzia di stampa statale WAM, che ha annunciato questi provvedimenti, l’applicazione sarà immediata. Le modifiche riguardano diversi ambiti di notevole importanza per la vita (anche privata) dei cittadini emiratini, ma anche degli stranieri residenti negli Emirati Arabi Uniti.
Alcol, suicidio e giustizia
La vendita, il consumo e il possesso di alcol vengono depenalizzati per le persone di più di 21 anni. Nonostante l’alcol non fosse strettamente vietato, le norme precedenti ne autorizzavano il consumo e il trasporto solo previo ottenimento di una speciale licenza rilasciata dal governo.
Un’altra modifica che potrebbe accelerare il processo di secolarizzazione riguarda la depenalizzazione del tentato suicidio. Finora la legge si basava sulla quarta sura coranica per condannare il suicidio e legittimare la punizione del tentativo di togliersi la vita.
Per quanto riguarda le procedure giudiziarie, sarà ora possibile per gli imputati e i testimoni che non parlano arabo avvalersi di traduttori legali.
I diritti delle donne degli Emirati Arabi Uniti
Il governo ha esplicitamente dichiarato di voler «proteggere meglio i diritti delle donne». Per questo sono state approvate altre due modifiche significative. La prima riguarda il cosiddetto “delitto d’onore”. Si tratta di una sorta di attenuante applicata ai casi di aggressione contro una donna che metta in pericolo la reputazione famigliare. In alcune circostanze si arrivava persino all’impunità del crimine. Queste azioni diventano ora ufficialmente perseguibili.
La seconda modifica in favore delle donne fa riferimento ai casi di molestia (tra cui è compreso anche lo stalking) a cui il governo applicherà pene più severe. La multa massima prevista per questi reati verrà innalzata a 100.000 dirham.
Diritto di famiglia
Grazie a questi provvedimenti entrerà in vigore un’importante novità sul divorzio. Per le coppie che si sono sposate all’estero ma che si trovano a divorziare (o separarsi) negli Emirati Arabi Uniti si applicheranno ora le leggi del paese in cui è stato contratto il matrimonio. Inoltre, per i cittadini di origine straniera, non sarà più obbligatorio attenersi alla Sharia per questioni legate all’eredità. La norma ammette come eccezione i beni immobiliari che continueranno ad essere gestiti secondo la legge degli Emirati Arabi Uniti.
Decade inoltre il divieto di convivenza per coppie non sposate. Nonostante le autorità tendessero spesso a chiudere un occhio di fronte a questa pratica (specialmente a Dubai), si trattava fino a pochi giorni fa di un reato per cui anche gli stranieri residenti negli Emirati Arabi Uniti potevano essere perseguiti.
Gli Emirati Arabi Uniti verso una società più aperta e moderna
Il Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti, lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, ha affermato che le nuove leggi sono coerenti con il progetto di “tolleranza, apertura e convivenza tra tutti i popoli” inaugurato dal suo governo.
Il giudice della Corte Civile di Dubai Ahmed Ibrahim Saif ha salutato positivamente questi provvedimenti.
Gli Emirati Arabi Uniti, ha affermato, stanno evolvendo rapidamente e la legge deve adeguarsi armonicamente al cambiamento sociale e culturale.
Un altro esperto legale, Hesham Elrafei, ha sottolineato che le leggi islamiche si basano su testi scritti secoli fa. Per gli Emirati Arabi Uniti è arrivato il momento di adattare il diritto ad una società sempre più aperta e moderna.
Più diritti o più investimenti?
Questa serie di provvedimenti non può che rappresentare un passo in avanti nella conquista dei diritti dei cittadini degli Emirati Arabi Uniti. La strada da fare rimane però ancora lunga.
La perplessità che rimane è quanto questi cambiamenti siano il reale prodotto di una volontà politica di avanzamento nel campo dei diritti e delle libertà. E quanto, invece, corrisponda ad un tentativo di aumentare il turismo e gli investimenti che hanno fatto la fortuna del paese negli ultimi anni.
In passato infatti, si sono registrati diversi casi di incidenti diplomatici e problemi giudiziari con cittadini stranieri che infrangevano le leggi locali.
Inoltre, non dimentichiamo che gli Emirati Arabi Uniti ospiteranno l’Expo 2020 (rinviato a causa della pandemia), che dovrebbe attirare massicciamente turisti e investitori. Infine, con gli accordi che normalizzano le relazioni con Israele, gli Emirati Arabi Uniti (così come altri paesi) hanno simbolicamente svenduto la causa palestinese in cambio di un ritorno economico considerevolmente vantaggioso.
C’è da augurarsi che le conquiste ottenute con questi provvedimenti non siano solo il tentativo di rendere più presentabile ed appetibile la vetrina economica del paese.
Giulia Della Michelina