Lo ius soli è un argomento all’ordine del giorno, su cui la maggior parte degli italiani sta ragionando.
Per questo motivo è giusto che anche i ragazzi si creino una propria idea. Per farlo è necessario discutere, parlare, sentire le diverse posizioni. Un liceo scientifico di Pistoia, l’Amedeo Savoia, ha quindi deciso di allestire un dibattito sul tema, invitando due esponente del Pd, Trallori e Leca, e due di Forza Italia, Galligani e Sgueglia , in modo da esprimere le opinioni favorevoli o contrarie allo ius soli. Questo è il modello ideale di scuola, ma soprattutto di democrazia.
L’accoglienza riservata al dibattito però non è stata delle migliori. Nel liceo è stato appeso da ignoti uno striscione con un messaggio chiaramente contrario al diritto di cittadinanza per chi nasce in Italia da cittadini stranieri: “Non esistono negri italiani“. La frase richiama un purtroppo famoso coro cantato negli stadi contro i giocatori italiani dalla pelle nera. In particolare veniva usato nei confronti di Mario Balotelli.
Giovanissimi e già razzisti
Lo striscione con quell’odiosa parola “negri” riporta l’Italia indietro di un secolo. Quel che è peggio è che sia stata scritta da liceali: così giovani e già razzisti. I professori sono rimasti sconcertati dalla scritta, che mette in evidenza una realtà già nota, in quanto diversi studenti si sono avvicinati alla destra più estrema. Lo striscione non è stato nascosto. Il preside ha deciso di lasciarlo esposto davanti al tavolo dove avveniva il dibattito, in modo che tutti potessero vederlo e riflettere su quanto accaduto.
A denunciare lo striscione è stato Riccardo Trallori, ex studente del liceo e segretario provinciale del Pd, invitato al dibattito per spiegare la posizione del suo partito sullo ius soli. In un intervista con l’emittente locale TVL ha espresso il suo disappunto per quella scritta: “Sono atti ignobili fatti da miserabili con pochi attributi, che non hanno neanche avuto il coraggio di firmarsi. Sono frutto del clima di una società dove c’è molto rancore e frustrazione“. La scuola ha un ruolo fondamentale affinché “atti di questo tipo non diventino normale amministrazione“.
I contrari allo ius soli avrebbero potuto esprimere le ragioni delle loro posizioni durante il dibattito, ma è più semplice lasciare uno striscione che non dà possibilità di rispondere: l’antitesi della democrazia.
Camilla Gaggero