I pistacchi aiutano a tenere sotto controllo la glicemia in caso di diabete in gravidanza, questo è quanto emerge da uno studio condotto dall‘Università di Shangai e presentato al convegno dell’Academy of Nutrition and Dietetics statunitense.
L’indagine ha coinvolto una trentina di volontarie fra la 24 e 28 settimana di gravidanza con diabete gestazionale o un’alterata tolleranza al glucosio. Alcune di loro hanno consumato una colazione a base di pistacchi (42 grammi), altre hanno mangiato due fette di pane integrale per arrivare alla stessa quantità di calorie dei pistacchi. In seguito ogni mezz’ora, fino a due ore dopo il pasto, sono state misurate la glicemia, l’insulina nel sangue e i livelli di GLP-1 o Glucagon-Like-Peptide 1 (ormone che stimola la produzione di insulina).
Si è scoperto che dopo la colazione con i pistacchi i livelli di zucchero nel sangue si mantengono più bassi rispetto al consumo di pane; le concentrazioni di insulina nel sangue rimangono inferiori e si alza il GLP-1, ormone che regola l’equilibrio tra zuccheri e insulina.
L’effetto positivo è dovuto al basso indice glicemico dei pistacchi, che come mandorle, noci sono molto utili per i diabetici in quanto associano ai carboidrati; fibre, grassi e proteine che riducono l’assorbimento immediato degli zuccheri e quindi il picco di glicemia dopo il pasto. Oltre che per la colazione, possono essere consumati come snack perché diminuiscono il senso di fame aiutando a ridurre l’introito calorico complessivo.
In Italia si registrano ogni anno circa 40mila gravidanze complicate dal diabete, con parti difficili, emorragie della mamma, sofferenza fetale; nel 90% dei casi il diabete gestazionale si risolve dopo il parto, ma la probabilità di ammalarsi successivamente di diabete aumenta per il bambino, che ha un rischio più alto di diventare diabetico da adulto, e per la mamma, visto che oltre la metà delle donne lo sviluppa entro 5-10 anni dopo la nascita del figlio.
Alessandra Serratore