Giuliano Pisapia da Bologna, patria del padre dell’Ulivo Romano Prodi, tenta nel corso di un’affollata assemblea di dare uno slancio unitario al centrosinistra dove finora sono emerse soprattutto le divisioni fra Pd da una parte e Mdp e Sinistra Italiana dall’altra nonostante il tentativo di mediazione di Piero Fassino..
Sicuramente Pisapia all’unità ci tiene, anche perché sarebbe l’unico modo per evitare un tracollo di coloro che hanno sempre creduto nella sinistra alle elezioni della prossima primavera. “Un percorso è partito con il Pd. Un piccolo passo avanti è stato fatto – sottolinea Pisapia -. La strada però è ancora lunga. Bisogna cominciare subito a dare segnali, per riconquistare la fiducia delle persone. Penso alla Finanziaria, al superticket da modificare, se non è possibile eliminarlo. E poi al tema del lavoro e lo Ius Soli”.
Pisapia spera molto in un aiuto, ovviamente dall’esterno, magari con un appello all’unità, da parte di Romano Prodi. Davanti alle sue nobili parole (il professore bolognese è l’unico ad avere sconfitto Silvio Berlusconi in due elezioni politiche su due), pochi potrebbero tirarsi indietro.
Insomma, Prodi potrebbe assumere un ruolo da garante.
“Il Professore ha una tale saggezza un tale coraggio e una tale abilità che sarà lui a valutare – continua Pisapia -. Certo quando si cerca di mettere d’accordo due soggetti che hanno opinioni diverse è importante avere un garante. E il garante deve essere autonomo e autorevole”.
Parole importanti anche perché a Bologna, ad ascoltare Pisapia, c’erano tanti esponenti del mondo prodiano e anche il sindaco delle Due Torri Virginio Merola, che per primo lo scorso gennaio lanciò il dialogo con l’ex sindaco di Milano e che si immedesima a tal punto da parlare spesso al “noi” anche quando argomenta della lista di Campo progressista. E Pisapia, scherzando, a Merola propone di prendere la doppia tessera, possibile secondo lo statuto del Pd.
Insomma, Merola simpatizza con Pisapia e spera che Prodi possa riuscire a “scongelare” la freddezza di Mdp e Sinistra Italiana nei confronti del Pd a trazione renziana che finora li ha delusi profondamente.
Massimo Mongardi