Uova contro banchino della Lega. E’ successo a Pisa. Il contestatore è stato portato via della polizia
Pisa, lancio di uova contro un banchino della Lega, dove si raccoglievano firme a sostegno del ministro dell’Interno Matteo Salvini, in merito al caso della nave Diciotti. Il lancio di uova ha imbrattato i materiali che erano sul tavolino e secondo quanto appreso sarebbero stati in due ad avvicinarsi al banchetto e a lanciare uova ai leghisti. Tuttavia un solo giovane contestatore è stato portato via dalla Polizia. L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, in una piazza del centro di Pisa
A renderlo noto, Sussana Ceccardi
Commissaria regionale del Carroccio, sindaca di Cascina e consigliere del vicepremier Matteo Salvini per il programma di Governo, attraverso il suo profilo Facebook, postando una foto che ritrae l’intervento dei poliziotti che caricano su una volante il contestatore. La foto è accompagnata da un commento:
“Dopo un vigliacco lancio di uova – si legge sul post – in pieno stile ‘centro sociale’ contro il banchino della Lega, ecco il kompagno disadattato che torna nell’habitat che più gli si addice… la volante della polizia. Tutto è bene quel che finisce bene. Bye bye“.
Sotto al post della sindaca di Cascina, che nella descrizione del proprio profilo condivide la frasi di Gandhi “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.”, si scatenano i commenti dei sostenitori leghisti. Qualcuno scrive: “Vogliamo trovare finalmente una cura per il cancro??? Perché non utilizzare questa feccia umana e tutti gli altri, come cavie per esperimenti scientifici contro il cancro ed altre terribili malattie?!?
NO AGLI ESPERIMENTI SUGLI ANIMALI! USIAMO LE ZECCHE ROSSE“. Oppure: “Grande Susanna! La pacchia è finita anche per i disadattati dei centri sociali” e ancora “Che disadattato…….. Kompagnen kaput” ed infine “Veramente il suo habitat è la fogna“.
Intanto Salvini
al giornale Radio Rai su Radio 1 circa il voto in giunta al Senato per l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti per il caso della nave Diciotti, fa sapere: “Lascio che ciascuno dei senatori legga i documenti e decida se io ho bloccato gli sbarchi, cosa che continuerò a fare, per la sicurezza degli italiani o per altri ragionamenti[…] Ognuno pensi a cosa vuole votare in Senato. Io mi alzo e lavoro tranquillo”. E poi prosegue probabilmente rispondendo alle accuse mosse da Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, secondo il quale la Tav è ormai questione esclusivamente politica: “Uno scambio Tav contro Diciotti? No, questa è la vecchia politica. Io faccio il ministro, continuerò a farlo con orgoglio“.
Francesca Peracchio