Questa volta mi tocca fare un mea culpa. L’aver scoperto solo ora un gioiellino come il Pisa Book Festival, da amante delle città d’arte e della carta stampata, comporterà una buona dose di cenere (autoimposta,ndr) sul capo.
Capitataci quasi per caso, mi sono piacevolmente sorpresa di questa iniziativa che dal 2003 raccoglie il lavoro di piccoli editori e case editrici indipendenti, proponendo una vasta offerta di laboratori e di chiacchierate con autori e personaggi dell’editoria. Il Festival presenta una vasta gamma di ospiti, anche internazionali (quest’anno l’ospite d’onore è la Finlandia), che raccontano (e si raccontano) attraverso l’editoria indipendente, tra promettenti giovani autori e workshop collettivi che vanno dal “come si scrive” alla “storia della scrittura femminile” passando per la scienza, tra vaccini e fantascienza.
Una particolare attenzione è dedicata ai ragazzi, presenti in ordinate e colorate scolaresche, grazie ad un programma junior dedicato a loro: una serie di eventi e di giochi pensati apposta per incantarli, affascinarli e portarli ancora più vicino alla lettura, uno degli strumenti più potenti che possediamo (sperando che non cada in disuso). Nonché un’occasione per loro di discutere di temi importanti come il bullismo e il terrorismo, avvicinandosi in prima persona al giornalismo e alla letteratura.
La kermesse iniziata oggi, a Palazzo dei Congressi, proseguirà nei prossimi due giorni, ricchi di incontri per grandi e piccoli, che si alterneranno nelle varie sale a tema e soprattutto attraverso i vari banchi con la loro offerta di libri, manuali e volumetti, all’insegna della novità e dell’originalità: romanzi e graphic novel che sono vere e proprie perle ma anche viaggi (scanzonati ma approfonditi) attraverso il cinema italiano e straniero, le fiabe popolari (pisane e non) e una vasta offerta di letture per bambini e di piccoli spillati spiritosi e irriverenti. Per tutti i gusti, insomma.
Ultima nota: il portafoglio non piange. L’ingresso costa 5 euro e quasi tutti gli espositori offrono lo sconto fiera, è quindi possibile portarsi a casa diversi libri al prezzo di dieci euro (cosa rara persino nelle più grandi fiere di Lucca e Torino).
Un’occasione da non perdere per questo primo week end di pioggia autunnale.
Alice Porta