Pioppi mangiaplastica: assorbono gli agenti inquinanti attraverso le radici

Pioppi mangiaplastica

Le radici dei pioppi sono in grado di assorbire gli ftalati (presenti nella plastica) eliminandoli per sempre dall’ambiente.

I Pioppi mangiaplastica sono uno studio condotto da Francesca Vannucchi, dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Gli ftalati sono dei composti chimici usati nell’industria delle materie plastiche come agenti plastificanti, ovvero come sostanze aggiunte al polimero per migliorarne la flessibilità. Sono maggiormente impiegati nel PVC. Lo ftalato insieme al PVC consente alle molecole del polimero di scorrere le une sulle altre rendendo il materiale morbido e modellabile anche a basse temperature. Gli ftalati sono presenti anche nelle preparazione di smalti per unghie, adesivi e vernici. Questi si propagano piuttosto velocemente nell’ambiente causando un impatto davvero catastrofico sulla natura e sugli esseri umani.



La sensazionale scoperta condotta dal Sant’Anna di Pisa

Grazie alla ricerca condotta dalla Dottoressa Francesa Vannucchi in collaborazione con l’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Pisa si è scoperto che il pioppo della specie Populus alba Villafranca risulterebbe essere in grado di assorbire gli agenti inquinanti della plastica attraverso le sue radici in modo da ripulire il terreno dalle sostanze dannose composte da ftalati.

Come è stata condotta la ricerca sui pioppi mangiaplastica

Gli scienziati hanno messo a confronto le radici dei pioppi con le radici di piante comuni. Tutti i campioni di piante sono state  esposte per 21 giorni al diottilftalato, DEHP, che trova principalmente impiego, come altri ftalati, come plastificante per le materie plastiche e ha effetti nocivi sul sistema endocrino. Scoprendo così che i pioppi come dimostrato in passato per agenti liquidi inquinanti, sono in grado di assorbire i ftalati.

Sarà necessario condurre ulteriori studi per comprendere la natura del materiale assorbito dalla pianta e il modo in cui questa poi li smaltisce.

Federica Verdoliva

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