Pinar Selek: “L’INSOLENTE” viaggio di una donna impegnata tra repressione e speranza

Pinar Selek: "L'INSOLENTE" fandango libri

Il libro “L’insolente” di Pınar Selek, edito da Fandango Libri, rappresenta l’ultimo capitolo della vita della celebre sociologa turca. In questo testo, Selek ripercorre la sua storia, dai suoi anni giovanili di attivismo a Istanbul fino all’esilio in Francia, dove prosegue la sua ricerca universitaria e la lotta per una società più inclusiva. Il libro è diviso in quattro parti, con quattro momenti di conversazione con l’autore Guillaume Gamblin, e narra delle lotte sociali e delle esperienze di Selek, rendendo omaggio alla sua determinazione e alla sua resilienza.


Il recente libro “L’insolente” (Fandango libri), uscito il primo dicembre scorso, rappresenta l’ultima opera della rinomata sociologa turca Pinar Selek, una figura di spicco nel panorama del femminismo degli anni ’90. Originariamente scritto in francese e pubblicato in Francia nel 2019, il libro offre una prospettiva diretta e autentica di Pınar Selek, ripercorrendo il suo percorso dalla storia familiare alle battaglie sociali intraprese in terra francese.

Strutturato in quattro sezioni, corrispondenti a quattro colloqui con l’autore Guillaume Gamblin, il testo approfondisce diverse tappe della vita di Selek. Esplora gli anni giovanili dedicati all’attivismo, dalla fondazione dell’Atelier degli artisti di strada a Istanbul all’impegno nell’antimilitarismo e nel femminismo. Si sofferma sull’ingiusta detenzione nel 1998, accusata per la sua ricerca sociologica sul movimento armato, e sul processo protrattosi nonostante quattro assoluzioni. Narra il suo esilio, dapprima in Germania e successivamente in Francia, paese che ha eletto a nuova dimora, delineando le sue ricerche sociologiche sulla storia turca e l’immersione nelle lotte e nei movimenti francesi nelle città di Strasburgo, Lione, Grenoble e Nizza, dove attualmente risiede.

Il soprannome carico di affetto di “l’insolente”, attribuitole dal giornalista armeno Hrant Dink – vittima di assassinio nel 2007 – si rivela emblematico della determinazione e coraggio che contraddistinguono Selek, entrambi evidenti sia in Turchia che in Francia. Pur trovandosi in esilio nel suolo francese, la sua dedizione all’ambito accademico e la sua strenua lotta contro le barriere sociali si mantengono inalterate, contribuendo a tracciare nuove vie verso un contesto sociale più inclusivo e equo. La sua persistente determinazione a superare ostacoli e ad aprire spazi per un cambiamento positivo continua a essere un faro ispiratore per coloro che aspirano a una società più giusta e aperta.

Pinar Selek è conosciuta principalmente per essere stata oggetto di persecuzione da parte del sistema giudiziario turco per oltre vent’anni. Questo libro offre un resoconto dettagliato della sua vita, partendo dall’infanzia e passando per le sue lotte a fianco di diverse fasce sociali emarginate: dai bambini di strada di Istanbul, alle prostitute, ai curdi, fino alle donne armene. Il libro racconta le crudeltà delle torture subite e il periodo trascorso in prigione, ma non trascura di evidenziare anche le iniziative positive, come la creazione di un laboratorio per artisti di strada, la fondazione di una cooperativa femminista e l’instaurazione di una piattaforma per l’ecologia sociale. Non trascura di descrivere la sua vita in esilio in Francia, dove continua la sua attività di ricerca accademica, ma soprattutto il suo impegno incessante nel superare ostacoli e nel creare nuove opportunità creative per una società più inclusiva e diversificata.

Guillaume Gamblin, stretto a Pınar Selek da una forte amicizia fiorita negli ambienti alternativi di Lione, si erge come fautore dell’opportunità che il pubblico conosca a fondo questa figura poliedrica. Definita una “donna dalle mille vite”, Selek incarna un’incredibile fonte di energia contagiosa, mentre persevera nel perseguire con passione le sue idee e i suoi valori in un contesto sociale in costante evoluzione. Il suo impegno incrollabile nel superare le sfide e nell’illuminare nuove prospettive si manifesta come un’ispirazione tangibile per quanti si impegnano a plasmare un futuro più equo e inclusivo.

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