La pillola anticoncezionale crea ancora dibattito intorno alla questione morale nonostante l’ampio utilizzo e le battaglie civili fatte dalle donne negli anni.
A 40 anni dalla rivoluzionaria legge sull’aborto, che ha dato alle donne il libero arbitrio sull’interruzione di gravidanza, emergono nuove considerazioni su un altro tema molto caro alla Chiesa, ovvero l’assunzione della pillola anticoncezionale.
Le nuove linee guida pubblicate dal Faculty of Sexual and Reproductive Healthcare, l’organo consultivo del Nhs inglese, sfatano una credenza che fino ad oggi aveva spinto le donne ad assumere il farmaco in un modo che imitasse quello del normale ciclo mestruale. Dietro questa modalità di somministrazione pare ci sia stata la volontà di acquietare la Chiesa rendendo il processo più “naturale”. Una volta la pillola anticoncezionale veniva confezionata in pack da 21 giorni di pillole ormonali attive e in sette giorni di pillole placebo, poi sono state sostituite dalle settimane placebo.
La verità sulla pillola anticoncezionale
Tutto questo però pare non abbia molto senso. Infatti, secondo gli esperti, l’assunzione prolungata del farmaco avrebbe risvolti positivi sulla vita della donna. Nel documento redatto c’è scritto che l’uso della pillola contraccettiva, combinata ad altri fattori, riduce il rischio di contrarre una serie di tumori dell’apparato genitale femminile. Inoltre non ci sarebbe alcun problema di salute nell’annullare il ciclo mestruale. Infatti nei giorni in cui comunemente una donna non prende la pillola avviene un sanguinamento simile a quello del ciclo mestruale. Si tratta di un ciclo falso però, indotto dagli ormoni assunti con il contraccettivo che replicano ciò che accade in natura.
“Il ginecologo John Rock, che lavorava alla pillola, pensò alla pausa nella speranza di renderla più accettabile per i cattolici – spiega al Telegraph John Guillebaud, professore emerito dell’University College di Londra – Rock pensava che se avesse imitato il ciclo naturale, il Papa non l’avrebbe condannata”.
Come suggeriscono gli esperti britannici, prendere la pillola anticoncezionale senza interruzione significherebbe non avere il ciclo mestruale. Non bisogna preoccuparsi di questo perché assumendo ormoni si ha la giusta protezione. Al contrario l’interruzione della pillola dopo anni di assunzione è dannosa perché espone al rischio trombotico.
Ci sono sicuramente aspetti positivi legati all’uso della pillola, oltre la protezione dal tumore all’ovaio, si ha una riduzione di patologie all’endometrio, si cura l’acne e regolarizza il ciclo e ovviamente permette di vivere la sessualità in modo sicuro e libero. Gli effetti collaterali dell’utilizzo del contraccettivo orale possono essere invece la ritenzione idrica e aumento di peso. E’ importante quindi sempre affidarsi all’esperienza di un medico, che può aiutare ciascuna a trovare la pillola più idonea a ridurre al minimo gli effetti indesiderati.
Fabiana Coppola