Cento anni dal viaggio in Italia di Pablo Picasso. Il MiBACT celebra il centenario del viaggio in Italia di Picasso con importanti iniziative e mostre. Per rendere omaggio ad un grande artista europeo legato in maniera indissolubile al nostro Paese.
Il progetto, Cento anni dal viaggio in Italia di Pablo Picasso, vede il coinvolgimento diretto di importanti istituzioni culturali italiane: il Teatro dell’Opera di Roma, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, la Soprintendenza di Pompei, le Scuderie del Quirinale e le Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma.
Il Sipario di Parade al Museo Nazionale di Capodimonte
E’ stata inaugurata lo scorso 8 aprile, dal Governatore della regione Campania De Luca, la straordinaria mostra “Picasso e Napoli: Parade”. Curata da Sylvain Bellenger e da Luigi Gallo presso il Museo Nazionaledi Capodimonte visitabile fino al 10 luglio. Dipinto su tela a tempra, 17 metri di base per 10 di altezza. L’opera, conservata al Centre George Pompidou di Parigi viene esposta solo in rarissime occasioni. Durante il soggiorno, l’artista si è soffermato a Roma, Napoli e Pompei. Inoltre, nelle sale adiacenti, sarà esposta un’ampia selezione di disegni, dipinti, foto, video e un teatro di marionette. Non solo di Picasso, ma anche di artisti a lui contemporanei come Depero, protagonisti di quell’Europa artistica intraprendente, audace e bohème che sta inventando l’arte moderna.
La mostra la spiega l’app
Una mostra raccontata anche dall’App, ideata da ARM. Basterà scaricarla sul proprio device e vi guiderà attraverso le quattro sezioni in cui è suddivisa. E’ disponibile per dispositivi iOS e Android, scaricabile gratuitamente sul proprio dispositivo ed è in Italiano, Inglese e Francese. Consente di visualizzare le opere ed ottenere informazioni. Occorre posizionare la fotocamera su di un’opera si attiva la funzione scansiona dopodiché compariranno tutte le curiosità sull’opera di Picasso.
Per scaricare l’app gratuita.
Teatro e mostre
- Lo scorso 10 aprile il Teatro dell’Opera ha contribuito con la serata Picasso a Roma cento anni fa – partitura d’arte, danza e genio. Cento anni prima, la sera del 10 aprile 1917, nel Teatro Costanzi, fu allestita una mostra di opere della collezione di Leonid Massine. A cui partecipò Picasso. Per la prima volta esposto a Roma, insieme ad altri grandi artisti. Balla, Depero, Prampolini, Stravinskij, Cocteau e lo stesso Massine. Non solo pittura e tradizione ma anche corpo e danza.
- 27, 28 e 29 luglio il Teatro Grande di Pompei ospiterà due balletti con la coreografia di Leonide Massine. Parade su musica di Erik Satie e Pulcinella su musiche di Stravinskij. Entrambi interpretati dai primi ballerini, solisti e corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.
- 21 settembre, le Scuderie del Quirinale inaugureranno la grande mostra Pablo Picasso. Tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915-1925. In collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi, il Museum Berggruen di Berlino, la Fundació Museu Picasso di Barcellona, il Guggenheim, il Metropolitan Museum di New York e le Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma.
Pablo Picasso
Considerato uno dei protagonisti assoluti della pittura del XX secolo è stato un artista eclettico sia nella forma che nei contenuti. Non solo pittore ma anche scultore e litografo spagnolo. Snodo cruciale tra la tradizione ottocentesca e l’arte contemporanea. Un artista innovatore e poliedrico che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte mondiale per esser stato il fondatore, insieme a Georges Braque, del cubismo. Colui che ha preso la figura umana e, nel corso della sua esperienza artistica, su di essa ha sperimentato nuove tecniche. Fino a concentrarsi sulle simmetrie e asimmetrie di volti e di espressioni.
Il viaggio in Italia
Nella primavera del 1917, a cavallo della prima Guerra Mondiale, il pittore spagnolo giunge in Italia insieme a Jean Cocteau, Léonide Massine e Sergej Diagilev. Periodo di sperimentazione e ricerca di spunti, immagini, suggestioni dedito per l’avvio del lavorare sul sipario di Parade. Balletto,con ispirazione circense, ideato dallo stesso Cocteau su musiche di Satie. Lo spettacolo venne rappresentata dai Balletti russi di Sergei Djaghilev il 18 maggio 1917 al Théâtre du Châtelet a Parigi. Contesto in cui nacque l’opera di Picasso: “Il Sipario di Parade”.
Verso un nuovo classicismo
Per Picasso il contatto con l’Italia non fu privo di conseguenze. Sia dal punto di vista artistico che privato. Ormai già in una fase di progressivo allontanamento dal cubismo il soggiorno italiano contribuì a cambiare ulteriormente la sua visione artistica. Aprendola alle antiche culture del Mediterraneo. Come quelle di Greci ed Etruschi, l’interesse verso la ceramica, oltretutto a conferirle una discreta aura erotica. A Roma conobbe rappresentanti delle nuove correnti artistiche come i Futuristi e gli artisti della Secessione. Ma, soprattutto venne a contatto con l’arte rinascimentale e classica.
L’ammirazione di Picasso nei confronti della cultura napoletana.
Anche a Napoli con l’Ercole Farnese all’Antinoo del Museo Archeologico, i misteriosi affreschi delle ville di Pompei. Quell’arte antica che lo avrebbe colpito soprattutto per la monumentalità e la sottile sensualita. Infatti, si sostiene che Picasso sia sempre stato affascinato dalla città di Napoli e dalla sua cultura. Dove si uniscono sacro e profano. Il suo interesse per l’arte presepiale e il teatro popolare costituisce una testimonianza di grande interesse.
Tutto concorse ad assecondare quel desiderio di classicità che già l’opera di Raffaello aveva stimolato in lui. Durante la visita alle Stanze del Vaticano. Rimase inoltre affascinato dalle figure della Commedia dell’Arte e dall’antica iconografia di Pulcinella, affiancata ad Arlecchino. Così come dagli spettacoli delle marionette, dal vaudeville e dalle popolari immagini con giovani donne romane e napoletane in costume tradizionale. Tutto ciò orientò sempre più la sua arte verso quello che viene definito il “periodo neoclassico”. Espressosi in immagini e composizioni di grande nitore ed equilibrio.
Picasso-Méditerranée
Il Musèe Picasso a Parigi, nel 2015, ha lanciato il progetto Picasso-Méditerranée raccogliendo un bel gruppo di istituzioni culturali in Francia, Italia, Grecia, Spagna, Cipro e Marocco con l’intenzione di fare il punto sul rapporto (non solo artistico) di Picasso con la cultura del Mediterraneo. Idea nata dopo la riapertura del Musée Picasso con l’intento di stabilire un dialogo, sottolineare e evidenziare i collegamenti tra Picasso ed il Mediterraneo attraverso un ciclo di esposizioni, conferenze, incontri, mostre. Spronata dall’evento culturale organizzato in California nel 2011-2012: Pacific Time Standard. Progetto multidisciplinare al quale parteciparono un sessantina tra musei ed istituzioni.
Felicia Buscino