Cos’hanno in comune Pablo Picasso, Giorgio De Chirico e Giorgio Morandi?
Oltre all’indiscutibile talento artistico, i tre pittori saranno i protagonisti di un’esposizione che si tiene a Brescia a far data dallo scorso 20 gennaio e che si concluderà il prossimo 10 giugno.
La mostra è stata curata da Davide Dotti ed è frutto della sapiente organizzazione dell’Associazione “Amici di Palazzo Martinengo“ (dal nome dell’antico e fascinoso edificio bresciano che la ospita) col patrocinio della provincia e del Comune di Brescia.
Intitolata “PICASSO, DE CHIRICO, MORANDI. 100 capolavori del XIX e XX secolo dalle collezioni private bresciane“, essa raccoglie opere provenienti da collezioni private locali di alcuni grandissimi del panorama artistico internazionale.
L’esposizione si inserisce nell’ambito di un lungo ed articolato lavoro effettuato a partire dal 2014 dagli enti promotori in favore di un’accurata indagine sul collezionismo dell’area bresciana.
Col medesimo obiettivo, infatti, in quell’anno si era dato vita ad un’altra mostra, dedicata alle raccolte locali di opere d’arte rinascimentale e barocca.
L’esposizione attualmente in corso, invece, è focalizzata su un periodo successivo e vede nei lavori di Picasso, Morandi e De Chirico le sue punte di diamante.
Questi tre illustri artisti non sono, però, gli unici a cui la mostra fa un tributo: il percorso espositivo prende infatti le mosse da opere di artisti della scuola pittorica bresciana dell’Ottocento (Faustino Joli, Francesco Filippini, Achille Glisenti, Angelo Inganni e numerosi altri), per poi giungere a diversi importanti nomi della pittura del Novecento– non solo De Chirico e Picasso, ma anche Boccioni, De Pisis, Carrà, Fontana e tanti, tanti altri.
Una mostra che è un omaggio, dunque, non soltanto a grandi dell’arte- noti e meno noti-, ma anche al territorio ed alla sua cultura, in una sintesi virtuosa di attenzione all’ambito locale e sguardo aperto sul mondo.
Lidia Fontanella