Ritrovato il Klimt scomparso: ‘’Ritratto di Signora’’ è una delle opere più famose e ricercate al mondo. E’ stata data ufficialmente per scomparsa il 9 Febbraio 1997, dalla Galleria d’arte Ricci Oddi di Piacenza.
La scomparsa:
Si pensa molto probabilmente che siano dovute ad un furto avvenuto al museo qualche giorno prima da parte di due ladri, che si sono intrufolati all’interno della Galleria nel momento più opportuno per mettere in pratica il colpo.
Nonostante le indagini furono avviate immediatamente dopo l’allarme della Galleria stessa, le dinamiche del furto sono rimaste oscurate e misteriose per anni.
Chi era entrato nella Galleria? Come aveva fatto a sottrarre il quadro dalla tutela della sorveglianza? E cosa più importante, come aveva fatto a far uscire il quadro della struttura?
Queste sono le principali domande che non hanno ricevuto ancora oggi una risposta.
Delle nuove indagini si sono anche tenute nel 2014; nel 2016 le ricerche hanno trovato tracce di DNA sulla cornice, probabilmente di un ladro; la tela è stato addirittura citata dal programma televisivo ‘’Chi l’ha visto?’’ nel 2017.
E’ un fitto mistero che ancora oggi circonda il prezioso dipinto del pittore austriaco Gustav Klimt: un lungo enigma durato ben 22 anni, poiché proprio qualche giorno fa, quasi come una beffa da parte della vita, il quadro è stato ritrovato proprio dove si riteneva esser stato rubato: alla Galleria d’arte moderna di Ricci Oddi di Piacenza.
Il Ritrovamento:
Il ritrovamento è stato dovuto da un servizio di manutenzione e di pulizia dei giardini circostanti alla Galleria, dove due operai stavano lavorando per eliminare una folta piantagione di edera adagiata su una delle pareti della Galleria.
Qui hanno trovato una botola nascosta, chiusa da uno sportello, ed una volta aperta quest’ultima, hanno trovato un sacco nero di plastica sigillato con all’interno in perfette condizioni l’omonimo dipinto.
Sono così nate le prime ipotesi da parte dei dipendenti, dai giornali, e da parte in particolare del generale Roberto Riccardi, alla guida del Comando Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale.
Quest’ultimo ritiene che i sospettati ladri possano aver tentato di rubare il quadro dalla Galleria, nascondendo la tela dal valore di 60 milioni di euro inizialmente in un posto sicuro, in quel piccolo ed invisibile deposito esterno: magari erano intenzionati a recuperarlo qualche giorno dopo, quando le acque si sarebbero calmate. Poi però, forse a causa dell’inizio delle indagini, dell’intensa attenzione mediatica, e di una sorveglianza più forte da parte delle autorità, non ci sono più riusciti ed hanno lasciato perdere.
Le ricerche ed ultime dichiarazioni:
Attualmente la Galleria è stata chiusa al pubblico, e gli esperti stanno conducendo le ultime ricerche sulla tela per accertarsi che sia proprio l’originale, anche se il direttore del museo Massimo Ferrari ritiene che “I timbri e la ceralacca sono regolari, se fosse quello originale sarebbe una grande vittoria”.
La tela è stata intanto spostata in una località segreta, sotto la tutela dell’Autorità giudiziaria, che si occuperà di comunicare quanto prima possibile dei periti per attestarne l’autenticità.
Intanto, anche il giornalista Ermanno Mariani, che aveva scritto su questa vicenda e sui suoi casi anche un libro, dichiara: “6 o 7 almeno. Tuttavia, in questo caso, le circostanze lasciano pensare che potrebbe essere la volta buona. Chi ha visto il quadro assicura che è in ottime condizioni, che porta i timbri e i sigilli dell’epoca e che non aveva la cornice (che in effetti era stata tolta, quando fu rubato). Resta da capire se qualcuno lo ha fatto trovare, mettendolo qui, oppure se vi è rimasto a lungo: si tratta del secondo quadro più ricercato d’Italia dopo la Natività di Caravaggio. Un quadro straordinario, che potrebbe attirare qua decine e decine di migliaia di appassionati di pittura”.
-Luisa Oranti