LA SEPARAZIONE
I New York Knicks hanno deciso di interrompere i rapporti con Phil Jackson, sollevandolo dal ruolo di Presidente.
Potrebbe sembrare un decisione azzarda, licenziare un 11 volte campione NBA dalla propria società, ma le due parti avevano molti motivi per farlo.
Partendo dall’aspetto societario, possiamo già dire che la visione del basket di Phil Jackson, nonostante il suo curriculum, non sia stata mai accettata in quel New York.
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Per quanto riguarda i rapporti con la squadra, fin dall’inizio, Phil Jackson ha trovato sempre qualcosa da ridire o discutere con il leader della franchigia e dello spogliatoio Carmelo Anthony, firmando così la sua condanna di fronte a tutto il popolo di New York.
Ma il motivo principale per il quale la società ha allontanato Phil Jackson, sono i suoi 3 anni di presidenza senza i risultati inizialmente tanto sperati, e che tutti si sarebbe aspettati da un esperto come lui.
LE PAROLE DI PHIL JACKSON
Subito dopo l’addio a New York, l’11 volte campione NBA dichiara di essere stato molto deluso da questa esperienza, e che 3 anni senza playoff, sono uno smacco troppo grande per passare inosservati nella Grande Mela.
Nonostante la rabbia e la delusione Phil Jackson, regala parole di elogio alla franchigia che in passato gli ha dato tante emozioni:
I New York Knicks avranno sempre un posto speciale nel mio cuore, questa squadra e questa città hanno lanciato la mia carriera NBA. Io sarò per sempre debito a loro. Sono grato al signor Dolan per avermi dato l’opportunità di tornare qui.
Infine Phil Jackson rivela quali sarebbero state le sue ambizioni da presidente dei New York Knicks, e anche qui il rimorso fa da protagonista: “Speravo di portare un titolo a New York, ma non sia stati in grado di sfruttare il tesoro che ci trovavamo in mano. Rimango veramente deluso da questo, ma confido nel fatto che la franchigia si riprenderà e auguro a tutti loro un futuro glorioso”.