Petra De Sutter, prima donna transgender in Europa a ricoprire l’incarico di ministro

Petra de Sutter, professoressa universitaria di ginecologia, medico, attivista per i diritti delle comunità LGBTQI+ e transgender. Ex eurodeputata dei Verdi, 57 anni e prima donna transgender in tutta Europa a ricoprire l’incarico di ministro.

Il Belgio compie un ulteriore passo avanti in termini di uguaglianza e nomina Petra de Sutter nuovo Ministro della Pubblica Amministrazione e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri.

Se nel frattempo la Polonia è teatro di scontri e proteste in seguito alla creazione di zone “LGBT free”, il Belgio, dopo ben 652 giorni di instabilità, apre le porte ad una politica nuova, inclusiva e paritaria.

Il nuovo governo belga – formato da 15 ministri, di cui 8 donne – è presieduto dal liberale Alexander De Croo.  Il giuramento davanti al re Filippo è avvenuto lo scorso 1° ottobre .

Molti hanno già denominato la nuova coalizione  “Vivaldi” . L’allusione è chiaramente al noto compositore italiano e alla celeberrima operaLe Quattro Stagioni”, che porta la sua firma.

Il riferimento è da ricercarsi nei quattro colori dei quattro principali partiti che compongono la coalizione di governo: il rosso per i socialisti, l’arancio per i democristiani, il verde per gli ambientalisti e il blu per i liberali.





Petra De Sutter si candidò una prima volta alle Elezioni Europee, nel 2014. Tuttavia, non fu eletta.

Nel 2019, la De Sutter è stata eletta al Parlamento Europeo. Ha ricoperto l’incarico di Presidente della Commissione per il Mercato Interno e la Tutela dei Consumatori.

Sul suo profilo Twitter, il neo ministro De Sutter mostra di aver accolto favorevolmente la nomina e si dice grata per la fiducia ricevuta dal suo partito e aggiunge:

“Ora, con quel governo, posso fare ciò che è necessario per rilanciare il nostro Paese e lavorare a un nuovo futuro per tutti i belgi”

Petra De Sutter

La nomina di Petra de Sutter segna un punto di svolta nella storia non solo per il Belgio, ma anche per l’intera Europa. Il Belgio, così facendo, ha regalato al mondo una lezione di civiltà, umanità e soprattutto di meritocrazia.

L’augurio è quello di poter continuare a credere in un futuro che non ammetta discriminazioni, basato sulla parità e sull’uguaglianza dei singoli.

Giorgia Battaglia

 

Exit mobile version