La Pet Therapy è arrivata all’Hospice del Fatebenefratelli di Venezia. L’iniziativa è stata ideata, progettata e gestita da Avapo Venezia Onlus.
Se vi trovate in un ospedale e trovate degli amici a quattro zampe che gironzolano scodinzolanti per le corsie o accoccolati in un letto accanto ad un paziente, non preoccupatevi, non avete le allucinazioni, i vostri occhi ci vedono benissimo. Quella è la Pet Therapy.
Una terapia “soft”, dolce, la quale viene associata alle tradizionali cure a cui i pazienti vengono sottoposti con l’obiettivo di migliorare il loro modo di reagire alle terapie mediche e che si basa sull’immediato e benefico rapporto che nasce tra l’uomo e l’animale. È una terapia i cui risultati si vedono immediatamente sul paziente sia dal punto di vista psicologico che emotivo.
La Pet Therapy si basa su un principio: l’animale non giudica la persona, mai. L’accetta e la comprende così com’è. Non gli occorrono grandi cose. Ciò che desidera è una carezza, un abbraccio, il sentire e avere un contatto. Questo è ciò che serve ad un animale, cane o gatto che sia. Questo è ciò che serve ad un paziente. Un po’ di serenità, un amico silenzioso ma presente con cui condividere un letto e scacciare per un po’ la tristezza e la solitudine.
Il primo a parlare di Pet Therapy e del potere benefico degli amici a quattro zampe fu lo psichiatra infantile Boris Levinson nel 1960 il quale era solito far interagire i suoi pazienti con gli animali. Questo perché secondo Levinson il relazionarsi con un animale portava nell’uomo a un notevole diminuimento dell’ansia, una maggiore cura e attenzione nei confronti dell’animale per cui si arrivava a provare un vero affetto, una diminuzione dello stress e della depressione.
Oggi sembra pensarla in questo modo anche il Fatebenefratelli che ha approvato questo progetto dell’Avapo e si è attivato per utilizzarlo. E ora anche la piccola cagnolina Olivia, un’american staffordshire di sei anni, fa parte del team della struttura ospedaliera e già ha molti pazienti in cura a cui dona sorrisi e attimi di gioia.
Giulia Simeone