Il caso del personale militare nordcoreano in Ucraina

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L’avvistamento di personale militare nordcoreano nelle regioni ucraine occupate

Kim Jong-un al fianco di Vladimir Putin nel conflitto in Ucraina. È questa l’indiscrezione rilanciata da numerosi media dopo che Kyiv e Seoul hanno condiviso informazioni circa la presenza di personale militare nordcoreano nei territori occupati dalle forze russe. Secondo le fonti, il regime di Pyongyang ha inviato soldati nelle regioni orientali dell’Ucraina con l’obiettivo di osservare l’esercito russo in azione e raccogliere informazioni sul campo di battaglia.

I servizi di intelligence ucraini hanno dichiarato inoltre che migliaia di ufficiali militari provenienti dalla Corea del Nord si stanno addestrando in territorio russo, affermando la possibilità di vederli dispiegati sul fronte di guerra verso la fine del 2024. Il governo ucraino ha comunque specificato di non aver ancora avvistato unità nordcoreane operare entro i confini del paese.

Le voci riguardo la presenza di personale militare nordcoreano nelle regioni occupate dell’Ucraina sono iniziate a circolare a partire dai canali Telegram russi. All’inizio di ottobre, un account anonimo con il nome di Кремлевская табакерка, traducibile con “i segreti del Cremlino”, ha condiviso il post di un attacco missilistico di Kyiv contro un centro di addestramento nella regione di Donetsk.

Il post, citando fonti vicine al Ministero della Difesa russo, ha dichiarato che nell’attacco sono rimasti uccisi venti soldati, di cui sei di nazionalità nordcoreana. Altri tre sono invece rimasti feriti e trasferiti a Mosca per cure mediche. I soldati del regime nordcoreano sarebbero arrivati in Ucraina per partecipare a una esperienza di scambio. Il post si conclude interrogandosi sulla possibilità di vedere truppe della Corea del Nord prendere parte all’”operazione speciale”, precisando che la fonte non ha dato una risposta chiara al riguardo. La notizia è stata inizialmente rilanciata dal Kyiv Post e ricondivisa dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, per poi essere ripubblicata dal The Guardian.

L’asse Kyiv–Seoul rilancia, Mosca smentisce

La guerra in Ucraina è coincisa con il consolidamento delle relazioni tra Russia e Corea del Nord. A fare la prima mossa è stato il Cremlino, che si è inizialmente rivolto al regime nordcoreano alla ricerca di scorte di munizioni. Kim Jong-un ha ben accolto l’avvicinamento alla Russia e, dall’inizio del conflitto, Mosca e Pyongyang hanno intensificato e ampliato la cooperazione in molti campi. A giugno 2024, i due paesi hanno siglato una partnership strategica che prevede mutua assistenza militare in caso di attacco contro l’altro.

Il Ministro della difesa della Corea del Sud, Kim Yong-hyun, ha affermato che le indiscrezioni sulla presenza di personale militare nordcoreano sono presumibilmente corrette e che il loro dispiegamento è altamente probabile. Il Capo della difesa di Seoul ha infatti sottolineato la natura delle relazioni tra Russia e Corea del Nord, che si sono sviluppate fino al punto di diventare quasi un’alleanza militare in piena regola. Ha inoltre confermato la notizia di morti e feriti tra le truppe nordcoreane.

Il capo del Centro per il contrasto alla disinformazione ucraino, Andriy Kovalenko, ha successivamente rilanciato la notizia con un post su Telegram, nel quale ha sostenuto che membri del personale militare nordcoreano erano già stati individuati nelle aree di combattimento nel Donetsk, incluso un contingente di ingegneri militari, verosimilmente per monitorare l’utilizzo da parte dell’esercito russo delle munizioni fornite da Pyongyang.

Da parte sua, la Federazione Russa ha invece smentito la notizia della presenza di truppe della Nord Corea nei territori occupati da Mosca. Tramite le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha affermato trattarsi di un’ulteriore notizia falsa fabbricata dai media occidentali.

La guerra in Ucraina è un’opportunità per Pyongyang

Le indiscrezioni sull’arrivo di uomini provenienti dalla Corea del Nord sono in realtà in circolazione da mesi e gli esperti da tempo sostengono che Kim Jong-un abbia inviato personale militare in Ucraina.

A seguito dell’inizio del conflitto, Mosca e Pyongyang avevano infatti discusso della possibilità di inviare lavoratori nordcoreani nelle regioni occupate. Nel febbraio del 2023, il Direttorato d’intelligence ucraino aveva inoltre riportato l’arrivo di un ristretto numero di ufficiali dalla Corea del Nord. Nel mese di aprile di quest’anno, il quotidiano sudcoreano Daily NK, aveva rivelato che circa centocinquanta lavoratori nordcoreani sono stati trasferiti nell’est dell’Ucraina per contribuire agli sforzi di ricostruzione.

L’avvistamento di ufficiali nordcoreani ha sollevato dubbi circa il tipo di supporto che Pyongyang sta offrendo a Mosca, che sembra andare oltre l’invio di munizioni e altro materiale bellico. Secondo gli esperti, Pyongyang vede la guerra in Ucraina come un’opportunità che va al di là della semplice vendita di armi alla Russia.

Come ha sottolineato Lim Eul-chul, professore dell’Istituto di Studi Orientali di Seoul, il conflitto rappresenta per il regime l’occasione per rafforzare la propria posizione sul fronte interno, collocandosi al fianco di un importante attore sulla scena internazionale, ma soprattutto costituisce l’opportunità per testare le proprie armi in un reale scenario di guerra e far guadagnare alle proprie truppe esperienza militare sul campo, fondamentale soprattutto in un periodo di crescenti tensioni con la Corea del Sud.

Lorenzo Asquini

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