La major che fa sognare i bambini introdurrà anche personaggi LGBT: i film Disney, dopo aver condannato il razzismo, eliminano un altro tabù
Nonostante le numerose forme di sensibilizzazione, proposte di legge e manifestazioni, l’orientamento sessuale continua ad essere per molti un argomento tabù. Ma non per la casa di Topolino, infatti personaggi LGBT stanno per diventare i protagonisti dei prossimi film e cartoni Disney. Questa manifestazione di sensibilità sarà una scelta vincente per la major o farà ancora storcere il naso alle famiglie con una certa dottrina ancora molto radicata? Questo non è ancora dato saperlo, visto che molto probabilmente dovremo aspettare l’anno nuovo per cominciare a vedere i primi personaggi LGBT nei film Disney. Tuttavia, non è la prima volta che l’azienda leader dei film di animazione manifesta le sue larghe vedute in fatto di orientamento sessuale.
Disney aveva già rappresentato personaggi gay e lesbiche nei loro film d’animazione
La società di produzione, che ha già condannato alcuni dei suoi stessi classici a sfondo razzista tramite la piattaforma Disney+, ha stabilito che le sue prossime opere dovranno essere ancora più inclusive. Ciò avvenne già in alcuni film, ma in quel caso la major ci andò con i piedi di piombo, infatti il suo messaggio fu captato solo da chi aveva le orecchie per intendere.
La prima volta in cui un personaggio LGBT appare in un film Disney è in Onward, prodotto da Disney-Pixar e ambientato in un mondo suburbano di fantasia. Qui appare per qualche istante la poliziotta Specter, la quale fa apertamente intendere di essere lesbica menzionando i figli della sua ragazza. Il personaggio in questione è stato rappresentato dall’attrice Lena Waithe, dichiaratamente omosessuale.
Prima ancora, nel 2017, la Disney ha mescolato contenuti gay nella versione live-action del grande classico La Bella E La Bestia. Anche in questo caso la Disney ha preferito non essere molto esplicita nei confronti del giovane pubblico. Infatti, il personaggio di Le Tont appare gay e innamorato di Gaston solo agli occhi maliziosi di un adulto. Inoltre, il ballo tra due uomini, visibile nella scena finale, dura solo pochi secondi. Infine, dei tre aggressori del castello che vengono travestiti da donna dall’armadio canterino, uno di essi ha un atteggiamento effeminato.
Queste caratteristiche del film sono, ad ogni modo, irrilevanti ai fini della trama. Ma adesso, visto l’ampio dibattito sull’argomento, è molto probabile che verranno introdotti dei veri e propri protagonisti “di tutti i gender”. Quanto potrà essere semplice per la major spiegare “tutte le sfaccettature dell’amore” a milioni di bambini? Eppure, vista l’autorevolezza e la grande capacità di comunicare con questo pubblico così delicato, solo la Disney poteva incaricarsi di una simile incombenza.
Che accoglienza devono aspettarsi i nuovi cartoni animati?
Certo che i primi esperimenti di personaggi LGBT nei film Disney non hanno ricevuto l’accoglienza desiderata. Infatti, nel caso di Onward, la poliziotta lesbica è stata censurata in molti paesi. Il doppiaggio non fa alcun riferimento ai figli della fidanzata, bensì ai figli della sorella o ai figli del fidanzato. Per quanto riguarda la scena gay de La Bella E La Bestia, è stata letteralmente tagliata in Malesia, dove i rapporti omosessuali sono ancora considerati illegali. Altre nazioni hanno vietato il film ai minori di 16 anni.
Il messaggio oltre le apparenze, anche la produzione avrà presto rappresentanti dell’universo LGBT?
A prescindere dalle critiche, i personaggi LGBT dei film Disney avranno il ruolo di spiegare ai bambini che l’amore omosessuale è qualcosa che fa parte dell’umanità e che il mondo si sta finalmente aprendo (forse) alla libertà di scelta anche sessuale. Infine, la decisione della major vuole essere una replica alle dure critiche dell’Associazione Glaad, che l’aveva accusata di non avere nelle sue produzioni rappresentanti LGBT.
A tal pro, la casa di Topolino si aggiudica i complimenti della rivista gay Attitude. La quale scrive:
E’ solo il primo passo verso la creazione di un mondo cinematografico che riflette quello che viviamo ora. Ce n’è voluto di tempo, ma questo è il verso giusto e mi congratulo con una Disney intenzionata a cambiare gli atteggiamenti sociali e che punta al progresso.
Silvia Zingale
Congratulati anche con i massoni