Dal 9 marzo Giulio Perrone è di nuovo in libreria con “Consigli pratici per uccidere mia suocera” pubblicato con Rizzoli (pg 255 – prezzo 18,00€). Leo trentanovenne romano vive una vita divisa in due fra ex moglie ed amante. Ci sono anche suo padre, la psicanalista, sua madre e soprattutto l’editore per cui lavora come lettore e traduttore. La vita di Leo è decisamente caotica, divisa fra impegni che cerca di svicolare e la vita sicura che vorrebbe avere. Giulio Perrone apre una finestra sulle insicurezze di quegli uomini che non necessariamente vogliono essere i principi azzurri.
Ci sono uomini che vogliono, ma non contemplano nel loro vocabolario il “devono”, ma non per questo sono da meno degli altri. Sono solo diversi. E nello scorrere delle situazioni ora divertenti e ora tese, Perrone racconta un mondo poco frequentato dalla letteratura italiana. Un libro irresistibile per la scelta del tema e per lo stile narrativo, come fu per il suo precedente libro “L’esatto contrario” (Rizzoli, ed. 2015, pg 227- prezzo 18,50€).
Rapporti complicati…
Dicevamo che il protagonista è Leo, trentanovenne romano che abita a San Lorenzo a Roma. Lo conosciamo mentre convive con Annalisa la donna per la quale ha divorziato. Ma ha una relazione segreta con la sua ex moglie, Marta. Da qualche anno, alla sua porta si è materializzato suo padre, Dustin. Dustin è stato un padre scapestrato che sostiene di essere la controfigura di Hoffman ne “Il laureato” e che, Leo, non ha mai conosciuto. Sua madre ha divorziato presto e, da allora, ce ne sono stati di compagni di vita. L’ultimo, un diplomatico, l’ha portata a vivere all’estero. Così Leo è impegnato a tenere in piedi la tresca con l’ex moglie, mentre convive con l’ex amante. Ripara ai casini fatti dal padre e si confida con la sua psicanalista.
Tutto qui? No, affatto. Leo si barcamena fra il lavoro di traduttore e quello del lettore per una casa editrice, ma sogna una libreria tutta sua. E un bel giorno il suo capo gli da un compito arduo: studiare modi per uccidere sua suocera. Il premio, per chi ne troverà di geniali, sarà essere assunto in pianta stabile. Poi Annalisa ha una sorpresa, il padre sparisce lasciando a Leo il compito di risolvere un guaio da lui creato. Marta, la sua ex moglie, che odia la sua attuale compagna che vuole di più. Il cerchio pare stringersi attorno a Leo che ha come unica valvola di sfogo la sua psicanalista. Leo è il rappresentante perfetto di quella fetta di maschi che non ambiscono ad essere per forza l’eroe di qualcuno. Sono quegli uomini che hanno e dimostrano le loro paure e incertezze, senza per questo sembrare femminucce.
Gli uomini di cui ci si innamora oggi sono diversi…
E Leo piace, anche con la sua marea di difetti. Non è un segreto che, oggi, gli uomini che si lasciano leggere sia più appetibili di altri. E Leo è decisamente molto ricercato. E il suo cercare di barcamenarsi in tutte le situazioni è decisamente lodevole per uno che odia gli impegni di tutti i generi. ed è questo suo porsi al mondo come un comune antieroe che lo rende ancora più particolare e caro alle sue donne. Un uomo che però ha paura di raccontarsi ai suoi affetti, ma che ritrova il suo equilibrio con una seduta alla settimana dalla psicanalista.
L’aspetto più divertente del libro
C’è un aspetto che diverte più di altri: Giulio Perrone è un editore, pubblica libri con passione dal 2005. Vive davvero a Roma e ama davvero alla follia San Lorenzo e tutta la vita che vi si racchiude dentro. Assomiglia a Leo nella sua descrizione fisica ma non credo che la vita lavorativa affrontata fino ad oggi gli abbia permesso di poter schivare così facilmente gli impegni. Anzi è decisamente un uomo impegnato nella promozione della cultura e della lettura più in particolare. Nel libro, molte delle cose che vive Leo, non sono proprio così di fantasia. Proposte di manoscritti, riunioni di redazione e via dicendo. Giulio Perrone trova il modo di infilare, con profonda ironia, lati del suo lavoro.
Questo da al suo romanzo, quello stacco ironico fra una situazione surreale come l’arrivo degli scagnozzi a casa sua e una sensuale, come l’attrazione fisica con l’ex moglie. Il tutto diventa quindi leggero e ironico e una scrittura scorrevole completa il quadro rendendo il libro leggibile in pochissimo tempo. Dopo il precedente romanzo noir, con questo lavoro, Perrone conferma di avere occhio per le storie da proporre al suo pubblico e di saperle anche scrivere. E a me non resta che definire il titolo come consigliatissimo.
I dettagli del libro: “Consigli pratici per uccidere mia suocera”, Giulio Perrone – Rizzoli, pg. 255, prezzo 18,00€
Giulio Perrone, è il fondatore dell’omonima casa editrice romana dal 2005 da cui successivamente ne è nata un’altra dedicata solo agli esordienti “L’erudita”. Sotto l’egida della casa editrice maggiore il catalogo riunisce narrativa, saggistica e poesia, nonché raccolte di racconti. E’ la casa editrice che pubblica Giuseppe Aloe, scrittore selezionato per il Premio Strega del 2013.
Simona Scravaglieri