Pernigotti: chiude lo storico stabilimento di Novi Ligure

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Addio alla Fabbrica di Cioccolato

Quale italiano non ha mai sentito parlare della Pernigotti? Chi non ha mai assaggiato uno dei suoi famosi gianduiotti, elemento immancabile nelle case di tutta italia specialmente nel prossimo periodo natalizio? Ebbene, in futuro la risposta a queste domande potrebbe non essere così scontata. E’ del 6 novembre l’annuncio da parte dell’amministratore delegato che il proprietario, il gruppo turco Toksoz, avrebbe intenzione di smantellare lo stabilimento per spostare la produzione in Turchia, pur mantenendo il marchio. Le reazioni dei dipendenti non hanno tardato a farsi sentire, e immediatamente i sindacati si sono attivati.

Cambi di programma e investimenti mancati

La sorpresa degli almeno cento operai della fabbrica che hanno ricevuto la notizia è stata grande. Solo nel 2013, infatti, i nuovi proprietari avevano affermato di essere interessati a mantenere e potenziare la struttura di Novi Ligure. Ma i bilanci in rosso degli ultimi cinque anni hanno evidentemente cambiato le cose, poiché oggi il gruppo Toksoz sembra intenzionato ad ignorare la vecchia promessa e a chiudere lo stabilimento. Gli impiegati del settore commerciale saranno trasferiti a Milano, ma sono in molti a sperare in un dietrofront della proprietà, la quale, nell’ultimo quinquennio non avrebbe investito adeguatamente nello stabilimento. Il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Mulieresi è unito al coro delle proteste, affermando di voler contribuire a trovare una soluzione alternativa alla chiusura dello stabilimento.

Una storia secolare

Novi Ligure ospita la sede dell’azienda dal 1860, anno in cui Stefano Pernigotti aprì una drogheria che col suo cioccolato avrebbe conquistato i palati di tutta Italia. Nel 1868, la drogheria si trasformò in fabbrica, diventando nel 1882 la fornitrice ufficiale della famiglia Reale. Nel 1919,  l’azienda di Stefano, già passata al figlio Francesco che l’aveva salvata dal disastro economico durante la Grande Guerra, venne affidata alle mani del figlio di quest’ultimo, Paolo Pernigotti. Sotto la sua supervisione, dopo i bombardamenti del 1944, nacque l’attuale stabilimento di Novi Ligure, lo stesso che oggi è minacciato dalla chiusura.

Non una semplice fabbrica quindi, ma un pezzo di storia che rischia di scomparire.

Francesco Cambilargiu

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