I pericoli da inquinamento da traffico delle ore di punta non sono certo una scoperta recente, ma mai in precedenza uno studio aveva fatto quello che hanno fatto i ricercatori provenienti da Duke University, Emory University e Georgia Institute of Technology, lo studio apparso su Science Direct ha rilevato i livelli di inquinamento all’interno degli abitacoli di auto in circolazione nel traffico delle ore di punta.
I risultati dello studio sono stati ancora più preoccupanti di quello che si pensava, i livelli di esposizione a sostanze inquinanti che causano stress ossidativo, per gli automobilisti all’interno dei loro abitacoli, è risultato addirittura doppio di quanto ci si aspettasse.
Lo studio sui pericoli da inquinamento da traffico
Lo studio si è svolto nel centro di Atlanta (per ovvi motivi, è la città di uno dei tre enti di ricerca) nelle ore di punta, i sensori all’interno degli abitacoli hanno registrato livelli doppi a quelli dei sensori posti lungo il bordo della strada, che erano l’unica misurazione disponibile in precedenza su cui si basava la stima delle quantità di inquinanti a cui sono sottoposti gli automobilisti.
Gli scienziati hanno costruito un dispositivo che risucchia aria ad un tasso uguale a quello medio dei polmoni umani e l’hanno assicurato sul sedile del passeggero di 30 auto diverse con cui hanno circolato per una sessantina di ore sia in strade di forte scorrimento (highways) che in strade minori.
I risultati dello studio
I ricercatori ammettono che ci sono alcune questioni tecniche riguardo le misurazioni per cui non si può essere sicuri che i valori di inquinanti siano esattamente il doppio di quelli a bordo strada, ma quel che conta, virgole a parte, è che certamente sono molto più alti di quelli a bordo strada.
Non è nemmeno difficile spiegarsi il perchè, ha spiegato Heidi Vreeland autrice principale dello studio, ad esempio la composizione chimica dei gas esausti cambia velocemente, anche nello spazio di pochi metri, inoltre il centro della strada è più caldo, anche per via dell’irraggiamento solare, e questo causa il risalire dell’aria sollevando gli inquinanti.
I rischi per la salute
Ancora non ci sono certezze su quanti e quali danni la mistura di particolati (PM2.5 ) e sostanze ossidanti possono causare, ma se è vero quello che molti scienziati sostengono sulla loro dannosità per le cellule e il DNA, con patologie che coinvolgono cuore, apparato respiratorio, sviluppo di cancri e patologie neurodegenerative, sarà il caso che i pendolari comincino a ripensare il loro stile di guida.
RobertoTodini