Se navighi internet abbastanza di frequente o se sei intenzionato a lanciare un progetto sul web, probabilmente ti sarai imbattuto nel termine “SEO”. Se quest’oggi vuoi finalmente rimuoverlo dal cassetto “acronimi di cui non conosco esattamente il significato ma che magari uso comunque”, sei capitato nel posto giusto! Andiamo ad analizzare tutto (o quasi) sulla Search Engine Optimization.
Il primo utilizzo di questa determinata terminologia lo si fa risalire storicamente al 1997, quando internet stava cominciando a diventare il posto che conosciamo oggi. Per SEO si intende da sempre quell’insieme di pratiche volte a ottimizzare i propri contenuti sul web così da farli comparire sistematicamente nei motori di ricerca tra i risultati più alti. Inutile sottolineare come, tuttavia, nel corso di quasi trent’anni le logiche degli algoritmi che governano i motori di ricerca siano cambiate radicalmente, e tutt’oggi vengono stravolte spesso nel giro di pochi mesi. Starci dietro è un vero e proprio lavoraccio!
Per questo, per gestire la SEO di un progetto web, spesso ci si affida a professionisti del settore, nello specifico ad un consulente SEO. Non è un dettaglio che può essere improvvisato! Altrimenti, il tuo contenuto rischia di venire sistematicamente penalizzato dagli algoritmi e cadere nell’anonimato più totale. Per decidere le sorti di un determinato indirizzo sul web, i motori di ricerca utilizzano diversi sistemi. Google effettua una scansione del Web alla ricerca di indirizzi da indicizzare, con l’ausilio anche dei famosi “crawler” (noti anche come spider o bot) che vengono dispiegati per raccogliere informazioni e popolare gli indici. I crawler, in particolare, possono partire da una pagina Web molto conosciuta e quindi seguirne i collegamenti che li condurranno da lì ad altre pagine (come avviene per i cosiddetti “backlink”).
Il contenuto della nuova pagina rilevata aiuta Google a capire di cosa tratta il testo e in che modo è rilevante in relazione a tutte le altre all’interno del suo indice. Questi algoritmi impiegati dai motori di ricerca sono un insieme di formule e calcoli automatizzati sviluppati dal motore di ricerca per determinare la pertinenza dei possibili risultati rispetto alla query di un utente.
Va fatto un distinguo per tutte quelle funzionalità SERP aggiuntive che riguardano i risultati sulle ricerche per quanto concerne notizie, hotel e viaggi, acquisti, domande frequenti, annunci di lavoro e molto altro ancora. Discorso a parte vale anche per qualsiasi componente SERP che è stata pagata da un inserzionista. I risultati dei motori di ricerca a pagamento possono includere annunci derivanti dal programma, ad esempio, di Google Ads.
L’esempio dei backlink riguarda la SEO off-page, ma per una indicizzazione organica i professionisti del settore impiegano altrettante strategie on-page nella redazione delle pagine o degli articoli del blog. Il discernimento, la ricerca ed il seguente utilizzo sapiente delle Keywords, delle foto, una buona user experience, la scrittura di titoli acchiappa click sono solo alcune delle componenti di cui il tuo sito dovrebbe tenere conto. Gli elementi più apprezzati da Google sono solitamente quelli che derivano dai tradizionali “risultati organici”, che consistono ad esempio come abbiamo appena evidenziato in collegamenti a pagine di siti Web classificate in alto nell’indice.
Ma non tutte le pratiche SEO sono definibili come “convenzionali”: esiste anche la SEO “black hat”! Si tratta di una serie di scorciatoie per ingannare google e indurlo a indicizzare i tuoi contenuti senza passare per le pratiche tradizionali. Copiare contenuti di alto livello, riempire di Keyword il proprio testo in maniera del tutto sconclusionata, fare cloaking e generare migliaia di link “spammy”, sono tutte pratiche borderline che Google, laddove dovesse accorgersene, penalizzerebbe immediatamente. Stai molto attento se qualcuno te le propone!
A seconda che la tua attività sia cosiddetta “transactional” oppure meramente informativa, gli obiettivi fissati per la tua strategia SEO saranno diversi. Ad esempio, per le aziende con una componente di e-commerce, l’obiettivo principale della tua strategia dovrebbe essere il monitoraggio delle vendite e delle conversioni dei lead.
Nel caso di un progetto di stampo informativo, come un blog personale oppure aziendale, gli obiettivi dovrebbero ruotare soprattutto attorno allo storytelling del brand e al traffico generato sul sito web. È importante ricordare che la SEO è un processo continuo in costante sviluppo. Potrebbe essere necessario apportare modifiche lungo il percorso, con prospettive a lungo termine, e bisogna armarsi di santa pazienza per aspettare di riuscire a vedere i risultati desiderati. Tuttavia, con solide basi in ambito SEO e tanto impegno, i vantaggi della tua strategia SEO diventeranno evidenti, risultando in un’esperienza utente migliorata e in un aumento delle conversioni per la tua attività.
Imparare a gestire la SEO è un passaggio fondamentale per qualsiasi strategia web di livello nel 2024. Tantissimi progetti dal grande potenziale falliscono miseramente perché si sottovaluta l’importanza dell’ottimizzazione dei motori di ricerca, o la si dà troppo per scontata. Ogni sito web di successo passa da una strategia SEO chiara ed eseguita meticolosamente, il più delle volte con l’aiuto di un’agenzia esperta del settore. Non esitare a rivolgerti ad una, laddove ne avessi bisogno: ne vale assolutamente la pena!